Mamma, che Lazio: Inter a Roma con l'elmetto. E' un vero crocevia tricolore

Mamma, che Lazio: Inter a Roma con l'elmetto. E' un vero crocevia tricoloreTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 13 dicembre 2024, 22:55Editoriale
di Daniele Najjar

La serata di Leverkusen ha lasciato cattivi pensieri, per quel fastidiosissimo gol di Mukiele nel finale di gara: l'Inter annusava la possibilità di chiudere un'altra partita senza prendere gol, caso unico e da record in Champions dopo 6 partite, con relativo prezioso punto in trasferta. Nulla di tutto questo, ma solo un gol che tutto sommato i tedeschi hanno anche meritato per la maggior convinzione avuta nel cercare la rete. 

Ma alla fine, che cambia?

Intendiamoci, perdere o pareggiare fa tutta la differenza del mondo. Ma questa Inter ha vinto tanti titoli ed ha capito da tempo di poter fare la voce grossa in Europa. Dunque non deve essere una rete subita di troppo a portare quella certa disillusione che potrebbe subentrare pericolosamente con un periodo di fuoco alle porte.

La serata storta deve portare invece indicazioni soprattutto nella ricerca dei motivi per i quali l'Inter ha fatto zero tiri in porta, sembrando volersi accontentare di quello 0-0, cosa che evidentemente questa squadra non può permettersi, per il semplice fatto che quando prova a gestire spesso subisce i colpi che gli avversari riescono ad assestare.

Fino al 22 gennaio comunque della Champions non ne sentiremo più parlare, almeno. Non che fino ad ora sia stata una distrazione tanto negativa, anzi: il percorso europeo è stato il cemento che ha forgiato la consapevolezza che la squadra di Inzaghi ha lentamente maturato in questo primo terzo di stagione. Però Lautaro e compagni potranno pensare alle faccende nazionali, per qualche tempo.

Lunedì è un crocevia tricolore, il più importante per come è iniziata l'annata. Una di quelle partite che, in qualsiasi modo l'Inter riuscisse a vincere, poi a fine stagione ricorderebbe dando un enorme peso a quello che è stato poi l'esito della stagione. 

Dopo gli scontri diretti altalenanti contro Atalanta, Milan, Juventus e Napoli i nerazzurri, pur da Campioni d'Italia, cercano ora una conferma. A Roma serve l'elmetto: la Lazio di Baroni vola, ha appena vinto pure ad Amsterdam in casa dell'Ajax, con una personalità e mostrando giocate di una bellezza rara. I biancocelesti sono sulla cresta dell'onda, possono incappare in partite storte come quella come con il Parma, ma la sensazione è che Pedro e la sua banda non vedano l'ora di giocare i big match per far vedere a tutti che non sono lì per caso.

Concede la Lazio, ma controbatte colpo su colpo senza mai piegarsi del tutto.

Serve l'Inter di Manchester, quella che con il sangue agli occhi ha retto l'urto dell'Arsenal. Quella Inter lì non deve temere nemmeno questa Lazio così bella ed entusiasmante. 

Passare indenni questo ennesimo esame, sarebbe un messaggio per tutti e per sé stessi in primis. Poi arriveranno altre distrazioni, come l'Udinese in Coppa Italia, sfide più abbordabili come Como e Cagliari in Serie A ed infine la Supercoppa Italiana che farà perdere un'altra partita da recuperare (sì, ancora con il Bologna...). Con quell'asterisco in classifica che diventerà doppio, con annessi pericoli dal punto di vista psicologico. Per questo è importante pensare a partita dopo partita, con anche la giusta leggerezza. 

L'impegno di Roma arriverà di lunedì sera, potenzialmente dunque le rivali potrebbero aver già vinto i rispettivi incontri. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per la vera battaglia, per la trappola.

Ma anche quelli per una grande notte, quelle che deve vivere una squadra che vuole confermarsi come Campione d'Italia. Pur senza Acerbi e Pavard, pur con un Lautaro che stenta, pur con mille impegni accavallati. Perché quando Barella e Marotta parlano di voler vivere una stagione straordinaria beh, si riferiscono al riuscire a far fronte proprio a questo tipo di situazioni. Nelle quali le squadre normali soccombono, mentre quelle straordinarie tirano fuori qualcosa in più.