Lautaro e Inzaghi, numeri da record per un'Inter dominante. Ma la Juventus resta in scia

L'Inter vince e convince: è questo il riassunto del mood domenicale riguardo al successo interista sull'Atalanta, che ha riempito le prime pagine dei quotidiani. Difficile fare altrimenti, dopo la svolta nerazzurra in seguito agli scivoloni contro Sassuolo e Bologna: Inzaghi e i suoi hanno alzato i giri del motore e non si sono più fermati, riprendendosi la vetta della Serie A con 28 punti e scavando un solco importante sul Milan (22). Numeri da sogno per il tecnico interista, perchè solo tre volte l'Inter ha raggiunto questo traguardo dopo 11 giornate nell'era dei tre punti: con Mourinho nel 2009/10 e con Conte nel 2019/20 arrivarono 28 punti e lo scudetto, mentre Spalletti ne ottenne 29 e restò a bocca asciutta nel 2017/18.
Non ci sono solo i numeri di Inzaghi a far sognare i tifosi nerazzurri, ma anche quelli di Lautaro Martinez: 12 gol in 11 gare, contando quello all'Atalanta, e un ritmo che vorrebbe dire superare le quaranta reti nella sola Serie A. Il Toro, che si avvicina al rinnovo e ha in Zhang un estimatore d'annata, sogna di eguagliare e/o superare il record di reti (36) di Higuain e Immobile, firmando anche la seconda stella e magari regalandosi la Scarpa d'Oro, Kane e Haaland permettendo. L'Inter dovrà però stare attenta, perchè la Juventus non molla l'osso: i bianconeri hanno sconfitto anche la Fiorentina e inseguono a quota 26 punti, -2 da Inzaghi e i suoi. A tre settimane dal derby d'Italia, non sono ammessi passi falsi. Ma il tecnico, che ha perso Pavard, ritrova Arnautovic e potrà gestire meglio la sua rosa...
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