"Ho offerte, ma è folle parlare ora del futuro": Inzaghi glissa, Marotta lo blinda. Che succederà dopo Monaco?

C'è ovviamente il futuro di Simone Inzaghi al centro del Media Day UEFA sulla finale di Champions League. Il tecnico, che sta vivendo l'assalto dell'Al-Hilal, ha subito glissato sul suo futuro e sull'ipotesi (remota) di un addio all'Inter. Di seguito le sue parole: "La mia società mi conosce bene, voi magari meno. Ci sono richieste fortunatamente dall'Arabia, dall'Europa e dall'Italia, ma io penso sarebbe folle pensare a quello come ha detto il presidente prima della partita di Como. Il giorno dopo o il successivo ci vedremo e parleremo come abbiamo sempre fatto con un unico obiettivo: il bene dell'Inter. Se ci saranno i presupposti andremo avanti e in armonia come questi anni".

Parole che sembrano sapere di permanenza, così come quelle successive, quando viene incalzato riguardo al suo futuro: "Io parto dalla prima cosa che ho detto prima: l'unione che c'è tra di noi, tra me e la società. Io ho un contratto con l'Inter, sto benissimo qua. Parleremo, il focus principale sarà l'Inter e qui tutti sappiamo quanto sia importante questa squadra. Ci siederemo e parleremo, con il bene dell'Inter in primis: adesso, lo ribadisco anche a lei, c'è la partita di sabato. E penso che sia qualcosa che va al di là di Inzaghi, di Marotta, di Ausilio, di tutti quanti". 

Non manca una battuta a riguardo quando gli viene consegnato il quinto Tapiro d'Oro da Striscia La Notizia: "Rimango perché... voglio prendere il sesto Tapiro d’Oro". L'Arabia è in pressing, però il presidente e ad Giuseppe Marotta è convinto di poter trattenere il Demone: "Ha detto che si continuerà se ci saranno le condizioni? Considerazione giusta da parte di un allenatore che ha bisogno di sentirsi dire alcune cose da parte della società. Oggi siamo tutti concentrati per un appuntamento storico, ci siederemo e sono ottimista. Il rapporto con Inzaghi è ottimo e il ciclo non è finito. Auspico che si possa proseguire insieme”.

L'idea dell'Inter resta la medesima: tenere Inzaghi fino al 2027 o al 2028, proponendo il rinnovo contrattuale con uno stipendio intorno a 7.5mln netti più bonus (10mln complessivi). Probabile che sia questo il futuro dell'allenatore nerazzurro, anche se la vittoria della Champions League potrebbe spingerlo a considerare altre strade. Tutto è in gioco, se ne parlerà dopo il 31 maggio: l'Inter spera di non perdere l'artefice della seconda stella e delle due finali in tre anni.