All’improvviso il futuro di Inzaghi è un tema: non è solo questione di milioni. Ma ora conta solo Monaco

Simone Inzaghi e l’Inter avanti insieme. Si, certo che sì: fino a pochi giorni fa, nessuno avrebbe osato rispondere altrimenti. Ora, all’improvviso, la risposta è: forse, chissà. All’estero si sbilanciano, in Italia vige la cautela, quello che si può dire con certezza è che il sì all’Arabia Saudita non è arrivato. Che per l’Inter la questione non è aperta. Per ora. E non è solo un tema di soldi.
Quelli offerti da Riyadh sono tanti, tantissimi. Abbastanza da far venire il dubbio. Figuriamoci se qualche elemento già c’è. Lo scudetto perso, tra errori sotto porta e qualche episodio arbitrale giudicato sfavorevole, non è piaciuto a nessuno. C’è un pregresso, però: che non era scontato, e non lo era nulla di quello che è stato fatto in questi anni. Da una parte e dall’altra. Ci sono riflessioni su cosa è stato ottenuto, sul clima mediatico in cui il dubbio è perennemente dietro l’angolo, su cosa l’Inter può dare e chiedere nel futuro. Compreso, non ultimo, quel rinnovo di contratto non così lungo come l’allenatore vorrebbe. C’è da mettersi a tavolino e parlarne. Non ora.
Prima, infatti, c’è una partita da tutto e niente, bella come solo le finali sanno esserlo. C’è una finale di Champions League, che non vale una stagione ma può valere intere carriere. Già giocarla, figuriamoci vincerla. La grande sfida, ora, per Inzaghi e per l’Inter, è mettere tutto in ghiaccio e focalizzare tutte le attenzioni sull’Allianz Arena, sul Paris, sulla coppa dalle grandi orecchie. È facile, vista la grandezza dell’obiettivo. È un po’ più complicato, con la non fortunatissima tempistica delle voci su dubbi vecchi e nuovi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati
