ESCLUSIVA - Sindaco Sesto: "Da noi c'è spazio per costruire 9 San Siro e in tempi brevi"
Dopo tanto discutere e con i famosi "mille giorni" passati invano di cui parlava ieri l'amministratore delegato dell'Inter, Alessandro Antonello, per la questione-Stadio di Milano ha preso corpo in queste ore un'alternativa più che plausibile: costruire l'impianto fuori dalla città.
Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha già pubblicamente dato la sua piena disponibilità ad ospitare il progetto. La redazione de L'Interista lo ha contattato in esclusiva per saperne di più in merito.
Quali sono i prossimi passi in questa vicenda, dopo questa presa di posizione in merito alla vostra candidatura?
"Non sono sicuramente i nostri, i passi da fare: noi stiamo alla finestra e guardiamo. Abbiamo dato la nostra disponibilità ed ora i club faranno le loro valutazioni. Se il percorso con Milano si dovesse incagliare in qualche modo, allora l'alternativa prenderà sempre più piede".
Perché prenda corpo la vostra candidatura dunque, deve prima stopparsi definitivamente l'ipotesi-Milano?
"Non è questione che vada storto qualcosa. Le parti devono prendere coscienza del fatto che se hanno la necessità di avere tempi certi e tempi brevi, Sesto è una realtà che può garantire tutto questo. Anche perché parliamo di aree che vanno completamente rigenerate, ricostruite, con demolizioni già eseguite ed in parte bonificate. Cosa che Milano, essendo una struttura pubblica - mentre Sesto è privata - tutti questi iter non può quantificarli facilmente, in termini di tempo. Credo che debbano valutare tutte le incognite e decidere".
Cosa le fa dire con certezza che con il progetto a Sesto, i tempi sarebbero più snelli?
"Prima le parlavo delle costruzioni già demolite e dei terreni già bonificati: con queste premesse andrebbe soltanto depositato il progetto con i tempi tecnici per la variante attuata e poi verrebbe concesso il permesso. Lo stesso iter che abbiamo seguito in questi anni con le aree Falck, dove infatti oggi si sta iniziando a cantierizzare. Tutte queste fasi Milano non le ha ancora fatte".
E dunque anche nell'ipotesi che arrivasse la concessione del permesso a costruire a Milano, i tempi si allungherebbero ulteriormente rispetto a Sesto?
"Sì, perché a Milano si andrebbe a sovrapporre una cosa sull'altra partendo completamente da zero, senza considerare le questioni di maggioranza politica: il confronto pubblico, i comitati, essendo infatti quella una struttura calata in un contesto già abitato. Sesto questo problema non ce l'ha: stiamo parlando di aree talmente estese... 1 milione e 250 mila metri quadrati di aree disponibili. Le abitazioni più vicine a Sesto sarebbero ad un chilometro di distanza, parliamo proprio di zone dove si può interamente costruire il contesto intorno al progetto dello Stadio".
Da un punto di vista logistico, per voi sarebbe forse anche più comodo gestire il progetto ed il flusso di tifosi, rispetto al contesto in piena Milano?
"Penso di si, vedendo il progetto leggevo di 150mila metri quadrati di superficie lorda pavimentale. Noi abbiamo 1 milione e 250 mila metri di spazio, insomma: ce ne stanno 9 di stadi! Per gli spostamenti abbiamo tutto pronto, 3 fermate della metro, due delle quali che già coprono le aree Falk. Poi abbiamo la fermata della ferrovia ed un’uscita della tangenziale, dalla quale in 15 minuti si arriva a Linate. Aggiungo un’altra uscita della tangenziale che stiamo realizzando al Nord, per l’utenza della ricerca e della salute. Dal punto di vista della viabilità non ci sono dunque problemi, anzi. Aggiungo una cosa, che non tutti considerano".
Prego.
"Il tutto, a Sesto, è per esempio progettato con un sistema di parcheggi interni sotterranei. Quando si progetta da zero un territorio da riqualificare come quello di cui parlo, si può infatti fare nell’ottica della modernità. Cosa che in un contesto già abitato non è possibile fare allo stesso modo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati