ESCLUSIVA - Shakhtar, capitan Pyatov avverte: "De Zerbi ci ha cambiati: all'andata meritavamo noi"
Due partite per indirizzare la stagione. A novembre non si può definire già "decisivo" un match, certo. Ma la sfida vinta contro il Napoli ha avuto un grande peso in termini di classifica, morale e convinzione per l'Inter. E quella in programma domani sera, contro lo Shakhtar Donetsk, ne avrà uno ancor maggiore sul cammino europeo, se si considera che potrebbe significare la qualificazione agli ottavi di Champions League, che mancano ormai da 10 anni in casa nerazzurra.
La redazione de L'Interista ha intervistato in esclusiva il capitano avversario, il portiere Andriy Pyatov, protagonista all'andata con diverse parate decisive. Le sue parole fanno ben capire come alla squadra di De Zerbi non sia andato giù l'andamento avuto finora al di fuori dei confini nazionali, a dispetto della qualità del gioco espressa. Il club ucraino proverà a rifarsi a San Siro, a maggior ragione per il fatto che, sulla carta, potrebbe ancora qualificarsi per l'Europa League.
Andriy, lo Shakhtar ha faticato a raccogliere risultati in Champions League, ma ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Indipendentemente da come finirà, questo è solo l'inizio di un progetto, per voi?
"Lo Shakhtar punta sempre al massimo risultato, indipendentemente da come è costruita la squadra. De Zerbi fa affidamento sui giovani, questo messaggio arriva alla squadra e dalla società arriva sempre nuova linfa a rafforzare la rosa. Questo è importante, chiaramente però i giovani calciatori hanno bisogno di acquisire esperienza attraverso questi match. Certo, volevamo fare più punti nel girone, ma la prima sconfitta ha in qualche modo compromesso il nostro cammino in Champions. Poi però abbiamo trovato il nostro gioco, siamo diventati più sicuri e l'abbiamo sempre di più migliorato partita dopo partita".
Nel match d'andata lo Shakhtar ha avuto un grande possesso palla. Domani ad entrambe servono i 3 punti: che tipo di partita ti aspetti?
"A mio avviso, il possesso palla è una buona cosa, ma è sbagliato fossilizzarsi su di esso se è fine a sé stesso. Il nostro allenatore sa bene che l'obiettivo principale non è quello: dobbiamo avere il giusto possesso di palla, averlo nei momenti giusti e portare avanti l'azione offensiva concretamente. Ci stiamo lavorando. Domani si vedrà del calcio di alta qualità perché si incontreranno due grandi squadre".
Come sta influenzando il vostro lavoro De Zerbi?
"Si sente la sua influenza. De Zerbi ha introdotto qualcosa di nuovo, stiamo parlando di concetti assolutamente nuovi perché il club non giocava così prima. È un allenatore speciale che dà tutto se stesso per il lavoro. Mi piacciono molto le sue idee".
Qual è stata la tua impressione sui nerazzurri dopo il match d'andata?
"Abbiamo giocato bene contro di loro e lo abbiamo fatto in modo organizzato, avevamo una sorta di vantaggio. In quella partita abbiamo mostrato un calcio completamente diverso da quello mostrato nelle precedenti sfide contro l'Inter, visto che ci siamo affrontati diverse volte negli ultimi anni. Nelle scorse stagioni i nerazzurri hanno spesso dominato, mentre noi abbiamo giocato in maniera prettamente difensiva. L'ultima volta invece abbiamo avuto il pieno controllo del match. Avremmo potuto ottenere di più, a mio parere, contro una grande squadra".
Con ogni probabilità, domani affronterai l'accoppiata Dzeko-Lautaro Martinez. Che ne pensi di loro, ti preoccupano?
"Conosco Lautaro dalle nostre precedenti partite contro l'Inter, è un ottimo giocatore e non a caso gioca titolare nella Nazionale argentina. E Dzeko è il leader della Bosnia Erzegovina, che in campo sa esattamente cosa deve fare. È una grande coppia d'attacco, lo stanno dimostrando ripetutamente. Spero ovviamente che domani non giocheranno la loro miglior partita".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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