ESCLUSIVA - Rossitto: "Inzaghi, a Firenze 1 risultato su 3: la Juve non molla un centimetro"

Si entra nel periodo forse più importante della stagione, dove ci si giocano campionati e trofei in poche settimane. Alla fine della Serie A manca un intero girone, ma è impossibile non riconoscere che i prossimi impegni contro Fiorentina, Juventus e Roma sono tanto insidiosi quanto cruciali per non mandare all'aria quanto (tanto) di buono fatto fino ad ora.
In esclusiva per L'Interista è intervenuto l'ex giocatore della Viola, Fabio Rossitto, per parlare del match del Franchi, previsto per domenica sera.
Come ci arriva la Fiorentina, dopo lo 0-3 in Supercoppa?
"Una sconfitta così toglie entusiasmo e certezze, ma è anche vero che Fiorentina è arrivata fin lì, fra l'altro con un gioco ben preciso, un'identità forte. Vincere è bello e gratifica, ma la squadra di Italiano è ancora lì, ha grande identità e si vede ad occhio nudo il lavoro che è stato fatto".
L'Inter potrebbe arrivarci con 4 punti virtuali di distacco dalla vetta, qualora la Juventus vincesse domani. Quanto peserebbe?
"Non è mai facile una partita così anche se non è decisiva, ma l'Inter saprebbe che perdere significherebbe avere poi molta pressione. Questo anche se alla fine in realtà non succede niente, dato che il campionato è lungo. Vincere aumenterebbe l'autostima, pareggiare la allontanerebbe dalla vetta, perdere toglierebbe certezze, insomma Inzaghi parte sapendo di avere quasi un risultato su tre".
Il campionato è lungo, ma è d'accordo sul fatto che nelle prossime due partite si dirà qualcosa di importante per lo scudetto?
"Manca tanto, ma queste partite sono sempre determinanti, a maggior ragione quando c'è uno scontro diretto. Dare continuità è importante, tieni gli altri a distanza. E poi si va verso un periodo intenso con tanti impegni, dunque è meglio non arrivarci troppo sotto pressione per Lautaro e compagni. Più che altro a livello mentale".
Per Inzaghi questo è anche una sorta di ultimo esame? Nelle prime due stagioni sono arrivati trofei, ma per lo scudetto l'Inter è spesso inciampata sul più bello.
"Gli esami ci saranno sempre. Inzaghi ha vinto tanto e portato tanto entusiasmo, l'Inter presenta una delle migliori interpretazioni del 3-5-2 in Europa. Ha ricompattato l'ambiente e la squadra in un periodo non facilissimo. Non vedo nessun esame per lui: ha vinto e portato trofei. Poi è vero, va detta una cosa".
Quale?
"Che è vero che manca lo scudetto, chiuderebbe il cerchio, ma con tutto quello che ha fatto bisogna solo fargli i complimenti. Chiaro, anche lui sa che sarebbe importante vincerlo e dietro c'è una Juve che mette pressione e non molla un centimetro senza avere le coppe".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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