ESCLUSIVA - Berni: "Orgoglioso di questa Inter. Skriniar infonde sicurezza a tutti, Lautaro..."

ESCLUSIVA - Berni: "Orgoglioso di questa Inter. Skriniar infonde sicurezza a tutti, Lautaro..."TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
mercoledì 9 marzo 2022, 20:04Esclusive
di Daniele Najjar

Tommaso Berni, l'Inter, questa Inter, la conosce bene. Lui ci ha mosso i primi passi, essendoci arrivato a 14 anni, per poi lasciarla a 18 e ritrovarla nell'ultima fase della sua carriera, nel 2014, rimanendoci fino al 2020, il primo di Conte. Insomma, Berni ha visto concepire e crescere l'Inter che ha vinto lo Scudetto e che, quest'anno, sta riprovando a farlo.

Con lui abbiamo parlato in esclusiva della vittoria di ieri dei nerazzurri e della stagione della squadra di Inzaghi.

Tommaso, la partita di ieri ad Anfield ha avuto un epilogo amaro, ma può essere considerata uno step di crescita?

"Personalmente dopo la partita di ieri contro il Liverpool, come tifoso devo dire di essere pieno d'orgoglio e fierezza per questa squadra, che è andata a vincere ad Anfield, contro una delle 4 favorite per la vittoria finale. E' riuscita a resistere in 10 contro 11 senza subire gol: io non vedo uno step di crescita, ma almeno due! Dopo questa grande partita sono pieno di fiducia per il futuro".

Hai visto la squadra crescere fino ad arrivare alla vittoria: quanto vedi cresciuta l'Inter di ieri sera rispetto a quella che hai lasciato tu?

"Sì ho visto l'Inter crescere a partire dai i giorni dei cambiamenti societari, che non furono giorni facili, perché non è mai facile quando cambia la proprietà. Ho visto il gruppo fare il suo percorso e sono orgoglioso di aver fatto parte di questa crescita, nel mio piccolo. Ho visto tanti calciatori, anche singolarmente, maturare e diventare i campioni che sono oggi, ma non ho mai avuto dubbi sulle loro qualità sia umane che tecniche. Oggi quando guardo l'Inter è un continuo godimento. Indipendentemente da come finirà c'è da essere orgogliosi, ripeto, di questa squadra".

Da tifoso quanto sei fiducioso per il rush finale di stagione?

"Credo che l'Inter abbia pagato una sola cosa, ovvero un calendario che ha decisamente complicato le cose: io non trovo giusto questo nuovo regolamento che ha messo in seria difficoltà l'Inter. Vedo però il bicchiere mezzo pieno, ovvero che l'Inter non è mai stata realmente in difficoltà mentalmente e che alla fine di questo periodo così complicato si ritrova ancora pienamente in corsa per vincere. Nessuna delle avversarie ha dovuto affrontare tutte le più forti come ha fatto l'Inter".

Lautaro ieri ha fatto un eurogol. Tu che lo hai conosciuto, dove pensi possa arrivare e a cosa sono dovuti i periodi come quello, difficile, che ha appena passato?

"Nel calcio ed in Italia c'è poca memoria, ci si dimentica in fretta di quanto uno ha fatto. Gli attaccanti poi vengono giudicati solamente dal gol. Quindi quando questo manca piovono critiche, come è successo con lui. Io invece non guardo soltanto il gol, ma anche le prestazioni e Lautaro ha sempre giocato bene, giocato per la squadra. Anche quando non segnava. Lui ha margini di miglioramento enormi per crescere ancora e rimanere stabilmente fra i migliori attaccanti d'Europa".

Un altro che ieri ha fornito una super prestazione è stato Skriniar. 

"Fin dal primo giorno del suo arrivo in Italia ho ammirato Milan, poi ho avuto la fortuna di giocare nella sua stessa squadra e lì ho potuto capire che sicurezza trasmette ai compagni e la sua grandezza sia come calciatore che come uomo. Stiamo parlando di uno dei top d'Europa nel ruolo di difensore centrale".

Assieme a Barella sembra essere uno dei favoriti per ereditare la fascia di capitano...

"Credo che in una squadra non ce ne sia soltanto uno, di capitano, ma bisogna averne tanti per poter vincere e l'Inter ha questa fortuna. Perché oltre a Skriniar, che è sicuramente adatto, penso appunto a Barella, ma anche Brozovic, Ranocchia, lo stesso Lautaro e tanti altri. Sono giocatori (ed io li ho conosciuti) che trascinano il gruppo e che trasmettono una mentalità vincente e positiva".

A proposito di capitani: Handanovic come credi abbia vissuto questa stagione, piena di critiche?

"Credo che in Italia ci siano veramente pochi addetti ai lavori che capiscano realmente il ruolo del portiere a volte è stato criticato per tiri deviati che sono finiti magari a 7 metri da lui: lì non ci puoi fare nulla. Non ha senso che ti butti, ma lui per come l'ho conosciuto, ha una mentalità troppo forte per farsi condizionare da queste critiche mette sempre tanto lavoro e dedizione e in questo è il numero uno".

Oggi è il compleanno dell'Inter: che cosa ha significato per te?

"L'Inter per me significa ha un grande sogno. A 14 anni sono entrato nel settore giovanile e mi sembrava di essere arrivato sulla luna. Una sensazione unica, un grande orgoglio. Se penso ai momenti più emozionanti mi viene subito in mente quello in cui San Siro mi ha, un po' a sorpresa, dedicato dei cori. Un momento che non dimenticherò mai, vicino a quando mi stavo per ritirare. Poi c'è il giorno della firma del mio primo contratto, ma anche le tante vittorie all'ultimo periodo all'ultimo minuto quando c'era la Spalletti. Devo dire che quando giochi è più facile vivere serenamente ogni momento mentre dall'esterno è più difficile".

In che modo?

"Quando giochi, cori ed insulti ti scivolano addosso, non ti rendi bene conto di quello che ti sta succedendo intorno perché pensi soltanto a giocare. Dalla panchina invece mi rendevo conto di tutto e qualche volta infatti ho anche pagato, per degli atteggiamenti sbagliati che hanno portato qualche cartellino di troppo (ride, n.d.r.). Ma è perché vivo il calcio con passione, e l'Inter con passione. L'Inter per me è questo: passione".

Ti rivedremo allo stadio?

"Ho tra ancora tanti amici lì all'Inter. Per il fatto che sono in Spagna, mi dispiace che in questo periodo fra il Covid ed i nuovi arrivi in famiglia è stato difficile per me poter tornare in Italia. Lo farò senz'altro sia per salutare gli amici e i parenti che per venire a vedere l'Inter giocare. Già volevo venire a Liverpool a tifare, ma non è stato possibile visto il figlio in arrivo...".