Zhang-Conte-Marotta: ecco perché non sarà un‘altra Villa Bellini

Zhang-Conte-Marotta: ecco perché non sarà un‘altra Villa BelliniTUTTOmercatoWEB.com
sabato 22 maggio 2021, 17:10Editoriale
di Fabrizio Biasin

Ben ritrovati. Vi ricordo che stiamo parlando tra campioni d’Italia. Vi ricordo che domani va in scena l’ultimo atto di una stagione bellissima, perché era iniziata male ed è finita con un mese di anticipo sulle avversarie. Vi ricordo che domani sera molte squadre si scanneranno e, per una volta, il tifoso interista potrà assistere alle altrui faccende con i popcorn in padella e la birretta ghiacciata in mano. Oh, non è poco. 
La premessa era doverosa, veniamo al resto.
Per capire cosa sta accadendo in Casa-Inter bisogna ragionare su un doppio piano inclinato. Il primo riguarda il famoso finanziamento. Il fatto che siano arrivati 275 milioni non è “positivo” o “negativo”, era semplicemente “vitale”. Questo grano serve come il pane per mettere a posto una marea di faccende e pendenze che a elencarle tutte non basterebbe lo spazio qua sotto. I soldi sono infine arrivati e, quindi, benedetti signori della Quercia (Oaktree). 
È bello doversi far prestare il grano per stare a galla? No. È bello dover accettare un fetentissimo interesse del “tantissimo percento”? No. È bello doversi trasformare da semplici tifosi a esperti di finanza ad alto livello? No. Ci sono alternative? …No. 
L’Inter oggi è della famiglia Zhang e domani, probabilmente, diventerà di proprietà di un fondo. Questa cosa capiterà a tutto il calcio – in parte è già successo - e non deve preoccupare, anche solo perché riguarda il futuro.

“Prossimo”, ma pur sempre “futuro”. E a noi interessa il presente.
Ecco, il presente. Il presente ci porta a dover considerare l’altro “piano inclinato”, quello che contempla il famoso incontro tra proprietà e allenatore. L’incontro in questione sarebbe dovuto andare in scena giovedì alle 18, ma poi la questione finanziamento ha fatto slittare il tutto. Se ne riparla settimana prossima. Al tavolo finale – definiamolo così – gli schieramenti saranno assai diversi da quelli della famosa Villa Bellini. A suo tempo Conte sfidava tutti quanti, proprietà e dirigenti; in questo caso sono tutti da una parte e gli Zhang dall’altra. 
Allenatore e dirigenti vogliono legittimamente fare chiarezza rispetto alle idee e ai programmi per la stagione 2021-2022 (ufficialmente non è ancora iniziata, ma virtualmente sì). Non bisogna far finta di nulla: al momento la proprietà spinge in un’unica direzione, quella dei tagli, dell’abbassamento del monte ingaggi, della cessione di almeno un paio di pedine tra i giocatori che tanto bene hanno fatto in questa stagione. 
Ovviamente questa cosa non può piacere a Conte (e non solo a lui). Ma, dicevamo, non è detto che le cose vadano per forza in questa direzione. L’arrivo della Quercia (e soprattutto del suo grano) probabilmente ha ammorbidito determinate posizioni e, quindi, sì, di sicuro la prossima sessione di mercato non sarà quella degli investimenti multimilionari, ma magari neppure quella del “fuoritutto”.
Un buon punto d’incontro potrebbe essere il seguente: 
Z: “Signori, non si può spendere niente, anzi, bisogna tagliare”.
C: “Ma io ho bisogno di rinforzi!”.
Z: “Ma quali rinforzi, almeno tre li devo vendere”.
C: “Come tre, facciamo zero”.
Z: “Zero? Almeno uno!”.
C: “Ok, uno, affare fatto”.
Z: “Affare fatto”.
Il dialogo immaginario qui sopra non farebbe sprizzare di gioia tecnico e dirigenti, ma il periodo è quello che è e ci si potrebbe accontentare (anche perché difficilmente altrove verseranno champagne per le strade). In più, oh, se c’è un gruppo che ha dimostrato di valere assai è proprio quello che ha vinto il tricolor numero 19.
Morale:
1)    È un bel periodo? Sì, ripetiamolo sempre, l’Inter ha portato a casa lo scudetto. 
2)    È un momento, definiamolo, “facile”? Assolutamente no. Tocca stringere le chiappe.
3)    Si uscirà dalle secche? Sì, ma servirà pazienza e tanto sale in zucca.
Dice il saggio: “Adda passà a 'nuttata”. In cinese suona più o meno così: 你必须让夜晚过得去 (se è sbagliato prendetevela con google translate).