Vincere uno Scudetto e non sentirlo. C'è un pre e un post Oaktree

Vincere uno Scudetto e non sentirlo. C'è un pre e un post OaktreeTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Lorenzo Di Benedetto
venerdì 21 maggio 2021, 16:50Editoriale
di Andrea Losapio

L'Inter ha vinto uno Scudetto dopo undici anni. È la frase che dovrebbe essere ripetuta più volte. È vero che la Juventus ne ha conquistati nove di fila, uno il Milan, dopo il triplete dell'Inter. Il problema è che, senza tifosi, vinci uno Scudetto e non lo senti fino in fondo. Alzare la coppa ha ancora un senso? Perché c'è il 20% dei tifosi a Reggio Emilia, fra Atalanta e Juventus, e solo 1000 fra Inter e Udinese? Il Covid ha sparigliato le carte per tutti, speriamo che oramai sia giunto alla conclusione.

L'altro grosso problema di questo Scudetto, vinto ma non percepito, è che Zhang è arrivato, dopo sei mesi, e ha dovuto affrontare parecchi problemi. Perché l'assenza va a discapito di Suning, con tanti rinnovi che dovrebbero essere ufficializzati. Condizionale d'obbligo, perché per Lautaro c'è un accordo da gennaio scorso, quando Beto Yaque e Rolando Zarate andavano in sede per cercare di capire cosa potesse succedere: Martinez continua a guadagnare 1,8 milioni di euro, situazione non troppo distante da altri che non fanno parte dei titolari. Poi de Vrij, Bastoni, Barella: chiudere gli occhi è un problema e non una scusante, né per noi che proviamo a riportare le notizie, né per gli altri che le vivono.

Così, come per il Milan qualche anno fa, c'è un pre e un post Oaktree. Il prestito di 270 milioni di euro è abbastanza vincolante, come successo con Yonghong Li. I cinesi rossoneri non hanno avuto la possibilità di onorare gli impegni, Suning è comunque una multinazionale, un impero che sembrava afflosciarsi nei mesi scorsi quando Bloomberg parlava di un patrimonio personale di Jindong Zhang in picchiata da 8 miliardi di euro a "solamente 5". Quanto ha influito l'eventuale Superlega nelle scelte di non cedere l'Inter da parte di Suning? Probabilmente parecchio, ma la sensazione è che qualcosa possa accadere nella maggioranza nerazzurra, nei prossimi mesi.

Quando si vince è giusto esultare. Perché le questioni societarie e economiche sono importanti. Ma i tifosi dovrebbero stare sugli spalti, esultare al gol di Lukaku o al rigore parato di Handanovic. Questo è il calcio, non parlare di finanza. Per quello ci sono i dirigenti preposti che dovranno capire cosa fare con Conte. Meglio che rimanga, no?