Una serata perfetta
Tante bellissime notizie dal mercoledì di campionato, dove l'Inter sembrava dovesse giocare la più insidiosa delle partite e invece ha trovato un successo largo e rasserenante, una di quelle serate in cui tutto va talmente bene che la palla va in gol anche se non vuoi.
È come se la squadra si fosse sbloccata grazie alla Champions.
Ogni partita che passa l'Inter migliora ulteriormente e anche la forma fisica a asseconda tutte le idee in campo. Inzaghi sta producendo un finale di stagione di altissimo livello, in poco più di due settimane sembra aver svoltato in un modo davvero rassicurante.
Tutti in grande forma, capaci di giocare l'uno per l'altro con un'armonia nei movimenti che non si vedeva dalla prima Inter di Inzaghi, durata fino al dicembre del 2021.
Curioso come tanti i tifosi interisti a Radio Nerazzurra, pochi minuti dopo il novantesimo abbiano più sottolineato i rimpianti per i punti persi questa stagione con Spezia, Samp, Salernitana ecc.. invece di godere per risultato tennistico e il quarto posto in solitaria dopo il pareggio inaspettato del Milan e quello della Roma.
Comprensibile il rammarico ma è un tipo di riflessione che poteva essere offerta uno o due giorni più tardi. Specie perché c’è un presente da godersi, tra una semifinale di Champions e una finale di Coppa Italia.
Il primo tempo registra un Inter che palleggia nella metà campo del Verona tentando di trovare spazi.
La gara va esattamente come da pronostico, con gli scaligeri a fare densità nella propria metà campo e l'Inter che con il possesso detta i tempi e cerca soprattutto di non farsi sorprendere.
Fino alla mezz'ora è un dominio che non produce grandi risultati, anche se Dzeko si fa sentire in area. L'Inter colleziona improvvisamente tre palle gol nell'arco di due minuti. D'Ambrosio prima, Dzeko poi e De Vrij alla fine, non trovano il gol solo perché Montipò è attentissimo, specie sul difensore olandese.
Il tempo passa Ma la squadra non sembra travolta da anni e da un calcio d'angolo battuto da Calhanoğlu a favore di Dimarco, scaturisce il cross a mezza altezza che produce l'autorete che sblocca la partita.
Passano pochi minuti e l'Inter va al raddoppio grazie ad un tiro da fuori area di un çalhanoglu ispiratissimo e lasciato colpevolmente solo.
0-2 e partita che va improvvisamente in discesa. Orsato ne approfitta per avvisare Inzaghi che se Brozovic continua a protestare per qualunque cosa lo ammonisce, o peggio lo caccia. Nemmeno il tempo di riflettere su questa situazione che Dzeko finalmente si sblocca con un bellissimo gol. Il 3 a 0 manda in ghiaccio il match e rilassa tutta la squadra, la quale continua a praticare un calcio divertito e divertente.
Tornati in campo nel secondo tempo gli uomini di Inzaghi continuano a macinare calcio, trovando pure la quarta rete con un pallonetto meraviglioso di Lautaro Martinez. La sua doppietta, oltre a quella del bosniaco mandano in archivio una sfida che nell’ultima mezzora diventa come una rifinitura alla Pinetina.
Ispiratissimi Brozovic e Calhanoglu, insieme sembrano avere tempi e sintonia.
Molto importante che Dzeko abbia ritrovato confidenza con il gol, così come è splendido vedere Inzaghi nella invidiabile condizione di poter mettere in campo anche Gagliardini e Zanotti facendo rifiatare i titolari e i diffidati dopo una sola ora di gioco.
Il tecnico ha fatto anche bene a rimettere titolare D'Ambrosio, proprio perché la brutta prestazione con la Lazio era il risultato di uno scarso impiego e di un ritmo partita che evidentemente gli mancava, infatti con il Verona il difensore ha giocato molto bene.
Con questa vittoria l'autostima trae una grande beneficio e i tifosi possono giustamente guardare a sabato con grande fiducia, anche se si tratta della gara prima del derby Champions, perché non sembra un Inter che vuole fare calcoli.
Per fortuna.
Amala
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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