Tra Prisco e gli esuberi dimenticati

Tra Prisco e gli esuberi dimenticatiTUTTOmercatoWEB.com
martedì 13 dicembre 2022, 17:33Editoriale
di Gian Luca Rossi

Questa settimana inizio da un ricordo personale dell’uomo che mi ha forgiato interista: l’avvocato Peppino Prisco. Proprio in questi giorni, il più fulgido simbolo dell’Interismo militante, l’Ufficiale degli Alpini Giuseppe Prisco nasceva, il 10 dicembre 1921 e, a 80 anni appena compiuti, ci lasciava, il 12 dicembre 2001.
Per me Peppino è stato un esempio a tutto tondo.
Sono a tutt’oggi orgoglioso di averlo conosciuto e frequentato. Grazie a lui presi la decisone di laurearmi in Giurisprudenza, grazie a lui presi quella di diventare Ufficiale Riservista dell’Esercito Italiano col grado di Maggiore, con richiami in ambito Nato, che svolgo ancora oggi nell’ambito della Comunicazione. Grazie a lui imparai ad essere interista ironico, prediligendo a giocare con gli sfottò più con i rossoneri che con i bianconeri.
E la sua ironia mi guida ancora oggi ed è il miglior antidoto alla dilagante social-cattiveria ad ogni livello.
E visto che parlo di ironia, a volte bisogna farla pure su se stessi trasformandola in auto-ironia, anche sul Calcio-Mercato.

Già, perché mentre tutti chiedono di Markus Thuram in entrata, di Robin Gosens o Denzel Dumfries in uscita, in attesa che il Mercato apra ufficialmente il prossimo 2 gennaio, all’Inter al momento stanno lavorando seriamente su operazioni minori, tutte in uscita.
Pochi ricordano che all’Inter vi sono ancora quattro esuberi di cui nessuno parla, da dirottare altrove al più presto.
Scommetto che molti di voi si sono dimenticati dei portieri Radu e Brazão, dell’esterno Dalbert e dell’attaccante Esposito, tutti rientrati alla base per motivi diversi e alla ricerca di una destinazione per non buttare via l’ennesima stagione.
Ovviamente da queste operazioni l’Inter non ricaverà denaro o altra utilità, ma al massimo potrà risparmiare qualche spicciolo sul monte-ingaggi. Se Dalbert, a lungo infortunato, è in scadenza a giugno 2023, gli altri tre sono legati all’Inter da contratti, ovviamente meno onerosi, che scadono tra il 2024 e il 2025 e quindi bisognerebbe cercare, a Dio piacendo, di limare con ulteriori prestiti o cessioni, il budget di circa 30-35 milioni che l’Inter deve raggiungere entro la prossima estate. Da Sebastiano Esposito, 20 anni, l’Inter si aspettava altro dall’esperienza all’Anderlecht, dove ha giocato a sprazzi, poco più di 700 minuti e segnato pochissimo, solo 2 gol. All’Inter stanno dimostrando di voler puntare come giovane più su Valentin Carboni e quindi Esposito dovrà ripartire al più presto, ma è comunque il più facile da piazzare.
Per gli altri invece meglio mettersi comodi. E pregare.

Ionut Andrei Radu, 25 anni, dopo l’incubo di Bologna-Inter, ha steccato anche alla Cremonese, scavalcato da Carnesecchi: a definirlo portiere di grande affidabilità e bravo con i piedi è rimasto solo il suo procuratore Oscar Damiani.
Costa invece ancora più di tre milioni di euro all’anno, l’esterno brasiliano Dalbert Henrique, 29 anni che in Italia, anche prima del suo infortunio, ha fatto vedere proprio poco. L’avrebbe chiesto timidamente il Genoa, ma ovviamente con ingaggio restante a carico dell’Inter.
Su Gabriel Brazão, 22 anni, andato e rientrato dal Cruzeiro, anche lui a lungo infortunato, non si hanno proprio notizie.   
Con questo, è sempre divertente immaginare avvincenti scenari e gustose opportunità nel Mercato di gennaio, che passano da Thuram, Gosens, Dumfries e magari Gagliardini, ma la mia sensazione è che alla fine l’Inter non farà nulla. Come probabilmente Milan e Juventus, per ragioni diverse. 
Quindi per il momento gustiamoci da spettatori l’epilogo di Mondiali di Qatar 2022 con le semifinali tra Croazia-Argentina e Francia-Marocco. Grazie alla prima delle due sfide, l’Inter per 11ª volta consecutiva dal 1982 ad oggi avrà un suo tesserato in una finale dei Mondiali: Brozovic, già vice-Campione del Mondo uscente per la Croazia o Lautaro Martinez con l’Argentina? Per una volta tifate pure chi volete.