Senza Brozovic è chiaro il cosa, non il come. Scudetto ciao? Nel frattempo centrare la porta…

Senza Brozovic è chiaro il cosa, non il come. Scudetto ciao? Nel frattempo centrare la porta…TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 14 marzo 2022, 20:01Editoriale
di Tancredi Palmeri

Va dato atto a Simone Inzaghi stavolta di non aver cercato un succedaneo di Brozovic, come quando per la sua squalifica mise nella stessa posizione Barella, contribuendo a regalare il Primo Tempo al Sassuolo. Stavolta il progetto era differente: dietro il centrocampo ci va Vecino, come passare dall’estate all’inverno, per dire “teniamo un mediano di recupero e contenimento, e giochiamo in maniera differente”.

Per tanti motivi: perché senza Brozovic inutile cercare palliativi, perché lo sforzo contro il Liverpool sapeva che lo avrebbe pagato, e soprattutto per un motivo che sembra essere stato sottovalutato da tutti. Cioè che il Torino è forte, gioca bene, è in un grande momento, e il suo problema al massimo è con le piccole, perché contro le grandi gioca da big: ha fermato la Juve, aveva sfiorato il pareggio con Inter, Milan e Napoli, e adesso ha bloccato pure l’Inter.

Quindi in sé non è uno scandalo essere stoppati da una squadra che ti viene a prendere così alta e così intensa per tutti i 90 minuti, sapendo di essere in debito di energie causa Champions.

Il problema però è che l’Inter ha avuto chiaro il cosa, ma non il come.

Se decidi di giocare più basso, e di ricorrere al lancio lungo, e di organizzarti per blitz, allora devi fare semplicemente tutto quello che l’Inter ha fatto, però devi farlo meglio: essendo più reattivo, sfruttando le transizioni buttandoti negli spazi senza palla, giocarla più velocemente se colpisci di rimessa.

Non è successo, e di questo sì l’Inter può biasimarsi. Anche se, piccola postilla, nel sostituire Brozovic, strano essere ricorsi prima a Barella e poi a Vecino, e non a Calhanoglu che sarebbe quello di caratteristiche se non più simili quantomeno più associabili.

Lo scudetto è andato? Piano, l’ambiente Inter si deprimerà, ma come può essere andato uno scudetto quando il gap oscilla tra -4 e -1 e ci sono 27 punti a disposizione.

Certo il Milan adesso ha trovato brillantezza, ma anche così non è andato oltre l’1-0 con l’Empoli, e starà all’Inter fare i compiti a casa.

E forse uno di questi compiti potrebbe essere banalmente quello di allenarsi più specificamente sul centrare la porta. Non voglio rendermi ridicolo, né scrivere critiche qualunquiste dal punto di vista tecnico, non ho certo la presunzione di insegnare a Simone Inzaghi il suo lavoro, che io non so certo fare. Eppure è ormai cronica l’incapacità dell’Inter del centrare la porta rispetto alla mole di occasioni prodotte: perfino contro il Torino, dove non meritava la vittoria, e però per le occasioni sola davanti al portiere avrebbe potuto tranquillamente vincere largo. E se ci volesse qualche allenamento specifico?… (scusate, chiedo venia per il qualunquismo).