Se sono d'accordo con Marotta non credo di dovermi preoccupare

Se sono d'accordo con Marotta non credo di dovermi preoccupareTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 24 novembre 2023, 22:07Editoriale
di Filippo Tramontana

Oggi, seduto sulla sedia del mio desk, pensavo al mondo Inter ansioso di arrivare a domenica e di giocare questo maledetto Juve-Inter, atteso forzatamente per troppi giorni. Sarà stata l’ansia o la voglia di smettere di preoccuparmi per le rispettive formazioni che il mio pensiero si è automaticamente dirottato sulle recenti frasi del nostro amato AD Marotta. Rimuginandoci mi sono accorto che qualsiasi cosa dica il direttore mi trova sempre d’accordo. Lo considero il top, così come quasi la totalità del mondo del calcio e quindi mi sono rallegrato perché, condividendo quasi ogni suo ragionamento, per la proprietà transitiva mi sento molto bravo pure io.

Penserete che queste righe siano puro delirio senza senso derivato da qualche bicchiere di troppo o da una notte passata non benissimo e, seppur non possa biasimarvi, forse un pochino vi sbagliate.
Facciamo così, andiamo per punti e scorriamo dichiarazione per dichiarazione così da provare a spiegarvi meglio cosa intendo:
 
1) CAPITOLO MERCATO, Marotta: “Bisogna raggiungere l'obiettivo, non attraverso continue iniezioni di denaro, ma attraverso le opportunità che il mercato ti offre, tra cui sono compresi i parametri zero. Visto che l'obiettivo è vincere lo scudetto, creare uno zoccolo duro di italiani rende più facile vincerlo".  
Sposo in pieno il pensiero di Marotta, l’operato della dirigenza nerazzurra in questi anni di “vacche magre” è stato magistrale. La società ha creato, ogni anno, squadre competitive ai massimi livelli senza aver bisogno di spendere soldi non disponibili creando uno spogliatoio coeso, con uno zoccolo duro di giocatori (spesso italiani) in grado di accogliere i nuovi arrivati e farli sentire, sin da subito, parti integranti del progetto. Ci sono tanti sorrisi ad Appiano e ben poche facce lunghe.
 
2) CAPITOLO STADIO, Marotta: “San Siro è un'icona del calcio italiano, un contenitore di emozioni per la storia del nostro pallone. Poi è normale, parlando di strutture e innovazione, c'è la necessità di rendere gli stadi più funzionali, al passo con i tempi, capaci di sviluppare il business delle società sportive. San Siro è datato e come tutte le cose datate, ha vantaggi come l'aspetto romantico, ma anche svantaggi. Inter e Milan hanno tentato di valorizzare questo impianto, ma guardano anche altre soluzioni".

Ecco qui ci sono poche parole da aggiungere. Io abito a 100 metri da San Siro da quando sono nato, solo questo basterebbe a farvi capire quanto conti per me il “Meazza” e quanto io ci sia affezionato. Ho iniziato da tifoso per poi andarci da telecronista della mia Inter, è parte integrante della mia vita. Ma come ogni cosa e ogni essere vivente anche lui invecchia, ha bisogno di un intervento di “ringiovanimento” che con questa amministrazione sta diventando troppo complicato e confuso.  
 
3) CAPITOLO ZHANG, Marotta: “La famiglia Zhang ha a cuore il club, lo rispetta e rispetta i tifosi. La sostenibilità la puoi ottenere anche se hai dirigenti coraggiosi e creativi. La famiglia Zhang non abbandonerà mai l'Inter lasciandola in difficoltà. Siamo sereni riguardo al futuro. Massimo rispetto per la famiglia Zhang che garantisce continuità. Posso garantire che ha voglia di rimanere e siamo una società solida oggi".
Sono da sempre un sostenitore di Steven Zhang a dispetto di tutti gli scettici e di tutte le critiche. I dati di fatto parlano di una proprietà che ha riportato l’Inter a vincere e a essere desiderata dai giocatori di tutta Europa. Non c’è bisogno che elenchi i risultati degli ultimi anni aggiunti al dove si era partiti. Anche qui leggo nel pensiero di Marotta.
 
Insomma, in conclusione, se la penso sempre come il nostro AD alla fine non credo di dovermi preoccupare.