Saluti e Skriniar

Saluti e SkriniarTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 26 dicembre 2022, 23:11Editoriale
di Tancredi Palmeri

Detto che nessuno ancora possiede il responso su come andrà finire, nonostante da mesi si alternino insider e mica insider ora sicuri che Skriniar rimanga ora sicuri che abbia già deciso di andare via; tuttavia la situazione è particolarmente critica per gli interisti che sperano lo slovacco rimanga.

Perché da un mese a questa parte la situazione non si è sbloccata da dove era: l’Inter ha proposto il massimo possibile, 6.2 milioni di € per equiparare Skriniar a Lautaro. Oltre quello non può spingersi, e ha buttato sul piatto 1.8 milioni di € di bonus, per la maggior parte non semplici. Anche se il PSG non ha recentemente agitato le acque, tuttavia non ne ha bisogno e ha capito che mostrarsi arrogante non aveva alcun merito né risultato: dunque, la proposta di 2 milioni più alta sul netto, a cui si aggiungono altri 2 milioni di bonus per la maggior parte facili, è un contraltare impossibile da fronteggiare se non con la precisa volontà del difensore.

Con la guerriglia di velluto mediatica Marotta e Ausilio ci hanno provato in tutti i modi: e prima l’autunno, poi entro il Mondiali, e quindi entro la fine dell’anno. Nessun esito, là era la trattativa e là è rimasta. Anche le notizie sulla scelta operata dalla moglie di Skriniar non hanno spostato più di tanto la situazione. E l’ottimismo di Marotta è sembrato più di maniera che reale, provando nascostamente a spostare le montagne.

Che niente sia cambiato è ovviamente non un brutto segnale, ma semplicemente il peggiore. Perché anche se Skriniar vorrebbe giustamente ottenere il meglio possibile da una trattativa anche positiva per l’Inter, tuttavia nel caso queste cifre non rispondessero minimamente a quanto da lui atteso allora la strategia migliore sarebbe proprio quella di non alimentare nessuna discussione, di rimanere in silenzio il più possibile, di sottrarsi al confronto. Un ‘no’ esplicito sarebbe un boomerang controproducente per la serenità, il silenzio invece è l’unica maniera per tutelarsi: non irretire l’ambiente, e mantenere un rapporto civile che non rovini le relazioni con la dirigenza interista.

Ma a questo punto i saluti diventano una probabilità, non una possibilità. Ci si riserverà le eventuali critiche all’Inter qualora questo si concretizzi: va comunque ricordato che la dirigenza aveva l’obbligo di garantire la competitività in questa stagione, e in fondo Marotta aveva già preparato tutto con l’acquisto di Bremer, bloccato solo dalla assenza di progettualità di Zhang. Il mancato incasso sarà solo relativamente imputabile ai dirigenti, anche se essersi opposti al trasferimento senza la certezza di rinnovo non sarebbe facilmente condonabile.