Qui pensiamo alla Dea (ma due cose su Colpani, Samardzic e Zielinski le diciamo…)

Qui pensiamo alla Dea (ma due cose su Colpani, Samardzic e Zielinski le diciamo…)TUTTOmercatoWEB.com
sabato 4 novembre 2023, 15:55Editoriale
di Fabrizio Biasin

Ben ritrovati con l’aggiornamento. Quale? Questo. Ad oggi l’Inter ha giocato 13 partite, ne ha vinte 10, pareggiate 2, persa 1 (sigh). Ha la miglior difesa del campionato, il miglior attacco, gioca un bel calcio, ha annullato lo “spauracchio” Lukaku nella bellissima Inter-Roma1-0, il tutto sempre nel tripudio di San Siro, stracolmo come non mai. 
Ebbene, sapete quanto conteranno questi numeri in caso di “cattivo risultato” oggi a Bergamo? Esatto, una fava. Va così, non ci si può far niente, ben lo sa mister Inzaghi, appena eletto “tecnico del mese” dalla Lega (per quel che vale, meritatissimo). 
E oggi non è per nulla semplice, perché la Dea ha i mezzi (fisici e tecnici) per rompere le balle come poche altre in serie A. Ci sta, del resto gli scudetti mica te li regalano. Per fare il colpaccio serviranno i titolarissimi e, infatti, al Gewiss (ore 18) vedremo lo stesso centrocampo e lo steso attacco  che ha battuto la Roma… in difesa si vedrà. E a Salisburgo mercoledì? C’è tempo, perché “una partita alla volta” è il primo motto e “pensiamo al presente” il secondo.
Ecco, Marotta ieri lo ha spiegato per bene. Gli hanno chiesto di Colpani, Samardzic, del rinnovo di Lautaro, di Zielinski (anzi no, curiosamente sul polacco non lo hanno pungolato), in tutti i casi ha replicato facendo presente che “il presente” conta più di qualunque ipotesi di mercato. E ha fatto bene. Quello, “il mercato”, lasciatelo a noialtri perditempo.
Samardzic: la questione è chiusa, quasi impossibile che si riapra. Il discorso estivo comprendeva un affare tra club che si rispettano, con in mezzo un giovane promettente come Fabbian.

Quella cosa è saltata per “motivi esterni” (ben li conoscete) e non si riaprirà a meno di ripensamenti difficilmente ipotizzabili.
Colpani: piace assai. Questo significa che certamente vestirà il nerazzurro? No, ma il bel rapporto con Galliani e il Monza ingenerale potrebbe favorire l’affare. Non è una questione “di oggi”, ma è “una questione” e va già bene così.
Zielinski: il polacco a zero farebbe gola a chiunque, figuratevi all’Inter che da anni tenta colpacci come questo (vedi Mkhitaryan, Onana, De Vrij, altri). La priorità del giocatore continua a essere Napoli, ma a condizioni che De Laurentiis difficilmente è disposto ad accettare. Ecco allora che si apre la strada al classico “derbone” sull’asse Milano-Torino: Giuntoli conosce il ragazzo come le sue tasche, Marotta e Ausilio hanno da sempre argomenti convincenti. Morale: in questo caso non siamo troppo al “boh, mah, si vedrà” ma al “ci si proverà”.
Il rinnovo di Lautaro: non c’è fretta. La garanzia di serietà la offre lo stesso giocatore. Ci sono certezze su un futuro del Toro “alla Zanetti”? Nessuno può averle. Ma cotanto ragazzo ha già dimostrato di essere persona seria e legata alla carriera, più che al portafoglio. Se l’Inter andrà a vanti a “costruire”, l’argentino continuerà a essere il Capo Cantiere Nerazzurro.
E con quest’altra boiata torniamo al presente – ripetiamo, la cosa più importante – e a un clamoroso dato di fatto: per il momento Gasperini non ha ancora parlato di Moratti. Incredibile.