Primi sprazzi di calcio giocato
La stagione con i tre punti in palio non è ancora cominciata ma, ridendo e scherzando, manca meno di un mese all’avvio del campionato, anche se mi sembra che si sia tutti ancora più affamati di mercato che di campo.
Qualcosina di campo però si è vista e io di questo voglio parlare stavolta, anche se so bene che acquisti e cessioni catalizzano ben altra attenzione!
Finora due amichevoli per la nuova Inter di Simone Inzaghi, al lavoro dal 6 luglio, con il Lugano il 14 e con il Monaco il 16, formazioni entrambe molto più avanti nella preparazione dei nerazzurri: gli svizzeri hanno già esordito in campionato, mentre i francesi sono al lavoro dal 16 giugno e pronti per il preliminare di Champions League.
E’ per questo che queste amichevoli estive non possono avere alcun significato, a cominciare dai risultati che riporto solo per onor di cronaca: 4-1 con doppietta di Lautaro e reti di Correa e Di D’Ambrosio col Lugano e 2-2 a Ferrara col Monaco con i gol di Gagliardini e Asllani.
Ma in realtà conta ben altro: soprattutto perché tra un tempo e l’altro le squadre in campo utilizzano più dei 5 cambi da regolamento e finiscono per assomigliare a quelle partitelle tra amici al Parco il sabato mattina, in cui le squadre si fanno a suon di bim bum bam e ad un certo punto, magari, in diversi si gioca un po’ di qua e un po’ di là.
Quello che si può e si deve azzardare al limite è un’analisi, del tutto incompleta, sui nuovi giocatori, al di là delle pagelle che restano sempre un giochino inventato da noi giornalisti per i tifosi. A questo proposito, basti pensare a Onana che nella ripresa a Lugano è stato criticato per il gol preso con una difesa immobile che non si vedrà più manco in allenamento e quattro giorni dopo a Ferrara è stato incensato per aver chiuso lo specchio della porta due volte a distanza ravvicinata rimanendo ipnoticamente in piedi. Con il Monaco, la difesa era composta da tre laterali di difesa con D’Ambrosio al centro.
Per quel che può valere mi pare di poter dire che i due test con Lugano e Monaco visti fin qui fanno supporre che quest’anno l’Inter dovrebbe avere alternative ai titolari ben più credibili di quelle dell’ultimo anno. E, detto tra noi, al di là dell’idea che ognuno di noi si è fatto circa il mancato raggiungimento dello Scudetto della Seconda Stella, il giudizio sostanzialmente condiviso da tutti gli addetti ai lavori è che il punto debole dell’ultima stagione siano state proprio le seconde linee.
Non a caso, il duo Marotta-Ausilio quest’anno, al di là del miracoloso ritorno di Lukaku, è intervenuto pesantemente proprio lì. Ovviamente se Bellanova e Onana vanno rivisti con attenzione, mentre Mkhitaryan lo conosciamo da tempo, Kristjan Asllani, in gol a Ferrara con il Monaco, ha già fatto capire che a pallone ci sa giocare piuttosto bene. Sulla carta è il vice-Brozovic, ma sembra avere le stimmate del giocatore vero, anche a livello di personalità, perché non è proprio da tutti dire in TV, come ha fatto lui a Ferrara, di essere venuto all’Inter per vincere la Seconda Stella. Ha solo 20 anni, non dimentichiamolo!
Insomma, sprazzi di campo, per quel che possono valere, ma il discorso sul miglioramento qualitativo delle seconde linee in rosa, è fondamentale. Che poi Correa si accenda e si spenga, che Lukaku che pesa 100 chili appaia ancora appesantito dopo 10 giorni di preparazione, che Lautaro faccia già doppietta, dopo manco due settimane piene di preparazione, è logico.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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