La storia si ripete: un anno dopo Eriksen, Sensi può rilanciarsi in nerazzurro
Chi considera la Coppa Italia alla stregua di una scocciatura, specie nelle sue battute iniziali, probabilmente non ha bene messo a fuoco le evoluzioni che negli ultimi anni, pur senza sollevare il trofeo, la competizione nazionale ha comportato per l’Inter.
Se due anni fa di questi tempi proprio nella “coppetta” ci fu l’esordio di Christian Eriksen a San Siro contro la Fiorentina, lo stesso fuoriclasse danese iniziò a ritagliarsi esattamente un anno dopo lo spazio che avrebbe consentito all’allora squadra di Conte di dominare il campionato con una cavalcata senza sosta per tutta la fase inziale del 2021. Ad ulteriori dodici mesi di distanza la storia si ripete, cambiando però il protagonista della vicenda: è Stefano Sensi ad essere oggetto di valutazione da parte del management nerazzurro proprio in seguito a quanto accaduto nella sfida di metà settimana contro l’Empoli. Il suo trasferimento, sostanzialmente definito, alla Sampdoria in prestito, è stato infatti almeno momentaneamente ritardato da Marotta ed Ausilio per determinare le strategie nell’immediato da attuare in seguito al fastidioso stop per Correa.
Il centrocampista tascabile, inamovibile ai tempi di Antonio Conte nel ruolo attualmente ricoperto da Calhanoglu, ha perso posizioni e smalto nella fase iniziale della gestione Inzaghi a causa dei tanti infortuni che hanno contraddistinto la sua esperienza in nerazzurro. La qualità che ha però portato nella fase decisiva dello scontro con la squadra di Andreazzoli ha però spinto Simone Inzaghi a chiedere alla società ed al diretto interessato un’ulteriore riflessione sul proprio futuro, magari con la prospettiva di aggiungere in maniera sostanziale minutaggio, assist e gol al proprio score stagionale.
Insomma un mondo ribaltato, rispetto a quello che si stava profilando ad inizio settimana.
Per il resto in casa Inter si prosegue con la programmazione capillare del futuro, sia prossimo che anteriore. Il Presidente Steven Zhang dovrebbe restare a Milano fino alla doppia sfida di Champions League contro il Liverpool e tornare in Cina solo dopo avere ultimato le pratiche relative ai rinnovi di contratto della dirigenza e di Brozovic. Per Perisic ci sarà ancora tempo, modo e necessità di ulteriori incontri.
Per giugno si continua a lavorare sulla sinergia in atto con il Sassuolo e che consente ai nerazzurri di guidare la corsa alla coppia Scamacca-Frattesi in vista della prossima estate. Senza contare le manovre di momentaneo disturbo che si inseriscono nella composizione del puzzle Dybala: per adesso da archiviare come tali, ma con prospettiva di diventare qualcosa di più concreto qualora le discussioni di febbraio con la Juventus non dovessero portare a nulla di buono.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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