La beffa dell’Atalanta, il calcolo Inter su Balogun, l’impresentabile trucchetto di Lukaku
Essere puerili da parte dei tifosi è in sé connotato nel calcio. Lo è ancora di più nel calciomercato, e forse particolarmente in questo calciomercato. Così si assiste all’essere puerili da parte di quei milanisti che ogni qualvolta il Milan viene beffato su un obiettivo - vedi Thuram - di colpo partono lancia in resta di cancel culture per dimostrare che no no no non era quello il loro obiettivo. All’essere puerili da parte di quegli juventini che con una giravolta di 180° degna di Tony Hawk arrivano a difendere ogni oggettivamente imbarazzante mossa di Lukaku, uno che sta perdendo anche il rispetto di sé stesso. Ma anche all’essere puerili da parte di quegli interisti che zero secondi dopo aver perso Scamacca hanno attaccato la solfa del “ci perde lui” quasi come se fosse l’Inter a fargli un favore a cercarlo, e non che effettivamente i nerazzurri di un 9 classico ne abbiano bisogno vitale come Lukaku ce l’ha di spippolare amore su whatsapp,
L’Inter è stata niente di meno che beffata dall’Atalanta su Scamacca. L’attaccante italiano era il compromesso tra l’esperienza di Morata prima scelta di Inzaghi, e la prospettiva di Balogun prima scelta della dirigenza. L’Inter non si aspettava l’intervento dell’Atalanta e non se lo aspettava così robusto economicamente.
E’ vero però che, realizzata la beffa, ha scelto di non rilanciare: contattata dal West Ham per integrare di altri 5 milioni l’offerta e vincere la corsa (fatto salvo un eventuale rialzo dell’Atalanta), l’Inter ha deciso scientemente di ritirarsi al termine di un calcolo. Ovvero: se dobbiamo andare oltre i 30 milioni totali, allora preferiamo farlo solo per Balogun.
Questo ragionamento porta alla missione per l’americano, che però non è così semplice come appare, anzi più complicata delle precedenti, e dunque è un calcolo molto rischioso quello di Ausilio e Marotta. L’Inter offrirà 30 milioni + 5 di bonus, l’Arsenal se ne aspettava 45 + 5. Qualcosa taglierà, ma rimane sempre una distanza di 10 milioni, sconto che i Gunners normalmente non applicano. Certo poi rimane anche l’incognita tecnica: nel senso che persi Dzeko e Lukaku, Simone pretendeva almeno che entrasse un granatiere per stazza, e invece l’Inter sembra drasticamente perdere centimetri e peso in attacco.
Nel frattempo si vanno delineando i contorni del tradimento di Lukaku. Non si può chiamarlo altrimenti, perché al di là della destinazione particolarmente urticante per gli interisti, sono le modalità che ne fanno perdere il rispetto. Perché Lukaku era ed è assolutamente libero di andare dove vuole lui. E lo è ancora di più eventualmente di scegliere proprio la Juventus se ritiene di aver subito un torto nel non essere considerato titolare fino alla finale di Istanbul, proprio per rendere con dispetto la pariglia. Tuttavia Romelu dovrebbe ricordarsi che il popolo interista lo ha sempre difeso e sostenuto, dunque questa volontà di fare male sarebbe come minimo irriconoscente e fuori luogo, ma come minimo.
Quanto è invece abbacinante è, stando a quanto riporta il Corriere dello Sport, come Lukaku si sia messo a trafficare per il grande tradimento a stagione in corso, già da marzo da quanto viene raccontato, quindi anche durante la vergognosa gogna subita a Torino in Juventus-Inter e soprattutto alla vigilia della finale contro il Manchester City. Dunque con la testa occupata da altro mentre ti stai per giocare la partita più importante della tua non più giovane carriera. E dunque chissà con che serenità nel momento in cui scendi in campo dalla panchina per provare a vincerla.
Il dispetto più grande Lukaku non l’ha fatto all’Inter e ai suoi tifosi, ma a sé stesso.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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