L'Inter è più forte dell'anno scorso. Ma non sul mercato

L'Inter è più forte dell'anno scorso. Ma non sul mercatoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Lorenzo Di Benedetto
venerdì 5 agosto 2022, 13:04Editoriale
di Andrea Losapio

Si può vedere il bicchiere mezzo pieno, con l'arrivo di Lukaku, Asllani, Bellanova, Onana e Mkhitaryan. Oppure mezzo vuoto, perché va via Perisic, Vecino, ma si perdono per strada Bremer e Dybala, Vidal e Sanchez vengono pagati per salutare. Situazioni abbastanza paradossali, in un club colpito fortemente - più di ogni altro? - dalla pandemia. Perché l'Inter era indebitata prima, durante e lo sarà anche dopo, a meno che non arrivi qualcuno a inserire un miliardo di euro per tornare a zero, più un altro per fare un altro stadio. L'Inter è un oggetto costoso e probabilmente solo uno sceicco può permetterselo.

A questo punto la domanda sorge abbastanza spontanea: l'Inter verrà ceduta nelle prossime settimane? È un quesito che non ha risposta, perché se è pacifico e normale che ci siano sicuramente delle situazioni che potrebbero diventare calde da un momento all'altro, Suning invece ribadisce la totale intenzione di tenere il club su un periodo medio lungo. Certo, sarebbe bello sapere quanto a lungo puoi rifinanziare con altri bond un debito così alto, ma qui meglio fare entrare i guru della finanza. Perché probabilmente - come il Milan pre Elliott, come la Roma pre Friedkin, come la Juventus senza Exor, probabilmente i libri sarebbero da portare in tribunale.

Oggi però l'Inter è più forte di un anno fa. È più completa e meno vecchia, ha ritrovato Lukaku, ha una riserva per Brozovic, ha un portiere che può essere una vera alternativa ad Handanovic - come per Toldo-Julio Cesar dei bei tempi, forse, sarebbe stato bene trovare un titolare certo - qualche giovane di bella speranza. Sarà da capire l'incognita Gosens, i possibili milioni di Dumfries, ma in generale la squadra è forte, fortissima, probabilmente la migliore d'Italia, Juventus permettendo. Ma anche un anno fa lo era, eppure il Milan arrivò davanti.