L’Inter che deve reggere

L’Inter che deve reggereTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 18 giugno 2021, 10:51Editoriale
di Lapo De Carlo



Il dopo scudetto dell’Inter è attraversato da un’infinità di inquietudini. Il dubbio non è nemico della verità ma il fatto che siano molte le perplessità sulla effettiva solidità del gruppo Suning e sulle scelte a cui la società si sta costringendo, implica che si resti in guardia a lungo, con l’inevitabile tensione verso ogni notizia e soprattutto illazione sgradita.
Tutto è risolvibile, non c’è niente di irreparabile, bisogna solo capire il tipo di soluzioni che la dirigenza sta preparando.
Se ricapitoliamo tutto quello che sta accadendo dal giorno dopo aver festeggiato lo scudetto contro l’Udinese, è una lista di eventi mortificanti.
Si parte dall’addio di Conte, tutt’altro che scontato, culminato con una buona uscita milionaria (7 milioni per una stagione non lavorata), si passa dalla dichiarazione chiara e netta di Steven Zhang riguardo la necessità di ridimensionare (almeno per ora) il progetto Inter e rendere il club sostenibile.
Tutto giusto se non fosse che poco più di un anno prima le dichiarazioni erano di carattere ben diverso, nonostante Zhang Jindong che solo un mese fa ha dichiarato: “è solo l’inizio” fosse cosciente della vera situazione.
Le notizie che arrivano dalla Cina parlano di un titolo in borsa di Suning che ha perso oltre il 14%. Dall’inizio dell’anno a oggi il titolo è passato da 7,9 a 5,93 yuan per azione e in via preventiva è stato bloccato il 5,8% del capitale in mano a Zhang Jindong per tutelare il mercato dopo i tracolli degli ultimi giorni.
Il procuratore di Hakimi ha dichiarato che a giorni il suo assistito sarà ceduto dall’Inter e sempre Alejandro Camano in accordo con Lautaro Martinez, ha rifiutato il rinnovo del contratto.
Il fatto obbliga l’Inter a prendere in considerazione di cederlo già quest’anno per non doverlo lasciare ad una cifra ancora più bassa quando la prossima stagione avrà ancora solo un anno di contratto.
C’è sempre la possibilità che rinnovi entro gennaio 2022 ma il Toro non ha mai fatto mistero di desiderare il Barcellona. Ad oggi comunque dovrebbe restare.
La sfortuna ci vede benissimo e il fato ha scelto Eriksen al quale ha comunque risparmiato la vita. L’Inter non avrà più il suo magnifico centrocampista, con implicazioni che andranno definite più e meglio le prossime settimane.
Nella lista delle faccende delicate c’è anche la ricerca del main sponsor di cui non ci sono ancora indiscrezioni ma la necessità di chiudere al più presto questo capitolo, così come l’obbligo di chiudere felicemente l’accordo per il nuovo stadio. Detto in parole nette se c’è una possibilità che l’Inter resti grande e sia appetibile per grandi investitori, questo dipende soprattutto dalla costruzione dello stadio e dal via ai lavori. In Italia il 92% degli stadi sono detenuti da enti pubblici. ad eccezione di Juventus, Udinese, Sassuolo e Atalanta e Frosinone. Lo stadio interessa un’intera zona con aree di ristorazione, alberghi, centri commerciali, centro di allenamento, sede della società e museo, attivo giorni su sette.
E’ un bene immobile fondamentale per chi compra un club.
Il caso dell’Arsenal è emblematico. Nel 2004 ha costruito l’Emirates Stadium spendendo quasi 400 milioni di sterline. Investimento possibile grazie alla cessione dei naming rights a Emirates, all’acquisizione di debito bancario a lungo termine (fino al 2031) e agli introiti da operazioni immobiliari nella zona del vecchio Highbury. La costruzione del nuovo impianto ha avuto un impatto straordinario sui ricavi da stadio facendoli passare a 90 milioni di sterline in un anno da 44 che erano.
La nuova casa di Inter e Milan quando sarà finalmente posta in essere sarà però esclusiva
Ci saranno aumenti inevitabili dei costi degli abbonamenti, aumenteranno i posti Premium, i servizi di merchandising, catering e hospitality. Sarà tutto meno autentico e molto più moderno ma è l’unica strada perché l’Inter non balli questo eterno tip tap sui suoi problemi di gestione che da 11 anni stanno ammorbando tutti.
Sul tema degli eventuali acquisti parleremo presto. Oggi non è ancora possibile mettere davvero a fuoco i nomi ma sappiamo solo che la società sta lavorando su più fronti.
A voi, a noi la scelta se avere o meno fiducia.
Amala