Inter, in Champions si azzera tutto. In arrivo il nuovo trappolone della propaganda rossobianconera

Inter, in Champions si azzera tutto. In arrivo il nuovo trappolone della propaganda rossobianconeraTUTTOmercatoWEB.com
martedì 12 marzo 2024, 20:54Editoriale
di Gian Luca Rossi

La marcia dell’Inter è diventata talmente inarrestabile e trionfale che ormai anche i rivali più irriducibili appaiono esanimi. 
D’altronde con 75 punti in 28 giornate, 24 vittorie, 70 gol segnati e solo 13 subiti per una differenza reti di +57 e 18 clean sheet, hai voglia a denigrare, bofonchiando da distacchi macroscopici come i 16 punti del Milan e i 17 della Juve.
Così, ormai in rotta, la propaganda rossobianconera si gioca l’ultima carta, quella della disperazione, sapendo che comunque tra i nostri qualche sempliciotto ad andargli dietro, bene o male, lo troverà sempre.

L’ultima trappola, l’ultima controffensiva, che per chi conosce un po’ la storia ricorda quella che i tedeschi sferrarono nelle Ardenne a dicembre 1944, presto naufragata, a pochi mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’ultima disperata tesi è questa: lo Scudetto della Seconda Stella è ormai scontato, ma sarebbe davvero una stagione così bella se ora l’Inter non vincesse, dopo la Supercoppa Italiana, già perché pure quella c’è, la Champions League?

Lo so, tolto qualche tontolone dei nostri che si beve di tutto e di più, c’è da scompisciarsi dalle risa davanti all’apertura di un nuovo puerile fronte dialettico da parte di chi è già pronto all’esilio solo per un traguardo annunciato proprio dall’Inter fin da inizio stagione.
Successo che non deve essere in alcun modo sbandierato prima del tempo, non per scaramanzia medioevale, ma solo perché l’orgasmo è proprio godersi il percorso tappa dopo tappa, ammirando con sguardo sognante il panorama circostante.  

Ero a Bologna e sarò a Madrid. 
Sinceramente prevedevo di tornare con due pareggi, ma al Dall’Ara ho già toppato, come sempre quest’anno quando credo che l’Inter possa pure permettersi il lusso di tirare il fiato. E invece niente: dall’arrivo del 2024 per i nerazzurri sono 13 vittorie su 13 partite, 10 su 10 in campionato. Per Madrid però mi tengo ancora l’opzione del pareggio, perché l’ambientino lo conosco e so che sarà dura. 
Poi, avendo vinto 1-0 a San Siro, il pareggio mica mi dispiacerebbe, perché vorrebbe dire comunque passare anche il turno di Champions, ma continuo ad essere realista e so bene che non si può vincere sempre. 

La verità è che la Champions League è completamente diversa dal Campionato Nazionale in qualunque Paese, soprattutto in Italia, perché a volte basta un dettaglio per tornare a casa. Ma se qualcuno crede che se anche l’Inter non dovesse arrivare in fondo in Europa io mi possa rovinare l’atmosfera celestiale che sto vivendo giornata per giornata in Campionato è meglio che si faccia vedere da un medico. E da uno bravo. Soprattutto chi non fa una finale europea da 16 anni, perché il giorno che lo Scudetto con Seconda Stella sarà aritmetico, altro che festa, per quanto mi riguarda. 

A Madrid, al Civitas Metropolitano, ci vado con l’elmetto da trincea solo perché so quello che mi aspetta, che non vuol dire paura ma tanto rispetto per l’avversario: con il Cholo in Europa l’Atletico ha scritto pagine recenti importanti.
Sono anche stupito che l’Inter sia riuscita a gestire la trasferta di Bologna, chiudendo con pochi titolari in campo e senza nemmeno aver bisogno di Lautaro, che non entrava in campo in una gara addirittura dal dicembre 2021.
L’Atletico invece all’Inter deve averci pensato eccome, visto che ha perso a Cadice, subendo due gol da una squadra che non vinceva da settembre e con il peggior attacco della Liga. 

Questo però non significa nulla, perché in Champions si azzera tutto e un gol di vantaggio per l’Inter, certamente straordinaria in Campionato, non è certo sufficiente per stare tranquilli, a meno che i nostri eroi non riescano a stupirmi ancora e allora ci sarà da divertirsi anche con la propaganda dialettica dei finti super-partes, che tra Calendario, Var e amenità varie chissà cosa si dovranno inventare.