Inter da quinto posto? Una forzatura. La dirigenza ha tappato bene i buchi che si sono creati

Inter da quinto posto? Una forzatura. La dirigenza ha tappato bene i buchi che si sono creatiTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 18 agosto 2021, 22:29Editoriale
di Filippo Tramontana

Siamo da quarto posto nulla più! Questo è quello che ho capito dopo aver letto con grande attenzione e vivo interesse quello che la stampa e i tifosi dicono di questa lotta per il campionato ancora vergine di partite ufficiali.
Allora ho deciso di scrivere oggi di questa griglia di partenza che riguarda la nostra serie A ormai alle porte. 

I più danno come favoritissima di questa vigilia la Juventus di Massimiliano Allegri. Posso anche essere d’accordo, però ho qualche dubbio da sottoporre alla vostra attenzione. La Juve l’anno scorso ha strappato la qualificazione alla Champions League all’ultima giornata facendo moltissima fatica anche nelle partite sulla carta più facili. 
Complice la difficoltà di fare il mercato e i problemi economici che quasi tutte le squadre europee stanno attraversando, la nuova dirigenza bianconera si è trovata suo malgrado bloccata e il rinforzo a centrocampo concretizzatosi con Locatelli non garantisce, sulla carta, quel salto di qualità che i bianconeri avrebbero voluto assicurarsi.
Allegri si trova ad oggi a dover gestire una rosa non più di primo pelo e sicuramente usurata da tanti minuti nelle gambe. Alla Juve sta succedendo un po' quello che 2 anni fa accadde all’Inter, cioè che la si dia per favorita solo per via dell’uomo che siede in panchina. Ci sta, a Conte si imputava di essere l’allenatore più pagato della serie A e quindi di dover fare la differenza, ad Allegri sta toccando lo stesso destino. Giusto così. Ma sulla carta, se finisse oggi il mercato, l’allenatore bianconero si troverebbe a dover fare di necessità virtù, facendo affidamento sui “vecchissimi” e cercando di valorizzare chi ancora è acerbo o inesploso. 

L’Inter inspiegabilmente è trattata da ultima ruota del carro. Io capisco che perdere in un colpo solo Conte, Eriksen, Lukaku e Hakimi sia da manicomio ma è anche vero che la società non è stata a guardare e non si è addormentata anzi, si è adoperata per rendere queste partenze meno traumatiche e dolorose possibili.
E’ arrivato Calhanoglu (che non dimentichiamo era titolare del Milan secondo in classifica), sono sbarcati a Milano Dzeko e Dumfries e la punta mancante arriverà entro fine mercato. Sono d’accordo coi più nel dire che la differenza con le avversarie al titolo si è assottigliata (più per le perdite dell’ Inter che per gli acquisti delle avversarie) ma far passare che l’Inter sia da 5/6 posto mi pare una forzatura priva di logica che fa un po’ ridere.

Butto quindi un occhio alle “altre” e vedo che il Milan ha perso (a 0 euro) Donnarumma e appunto Calhanoglu. I rossoneri hanno speso solo per rimpiazzare il portiere e per confermare i giocatori che già facevano parte della squadra la scorsa stagione. I recenti arrivi di Florenzi e Ballo-Tourè sono sicuramente bei colpi ma ben distanti dal far gridare al cambio di marcia definitivo. 

Il Napoli ha affidato la squadra ad un bravissimo allenatore (mi pare però che anche Gattuso lo fosse) ma sul mercato è rimasta immobile con la problematica Insigne in scadenza da non sottovalutare ai fini della tranquillità di giocatore e ambiente.

L’Atalanta ha preso Musso e Demiral spendendo anche tanto ma ha perso Gollini e Romero che proprio due qualunque non erano.

La Roma e la Lazio con Mourinho e Sarri si garantiscono due guide esperte, una molto più vincente dell’altra, ma in quanto a rinforzi non se la passano meglio delle altre. Abraham è costato tanto (40 milioni), è giovane e di prospettiva e con Mayoral e il recuperato Zaniolo potrebbe dare fastidio alle più quotate avversarie. Il dubbio lo crea la continuità che la squadra di Mou dovrà avere per tutta la stagione.

Insomma si parla tanto dell’Inter e delle sue “problematiche” retrocedendola ad outsider e in pericolo nella corsa Champions quasi come se le avversarie e il loro stato di salute non esistessero.
L’Inter ha tappato bene i buchi che si sono inevitabilmente creati. Non si è rinforzata come, a mio modo di vedere, non si sono rafforzate le più quotate rivali. Credo che, mancando ancora l’acquisto della nuova punta nerazzurra, l’Inter sia ancora in piena corsa per i primi 2/3 posti. 

La Juve deve essere considerata favorita per il suo allenatore, così ho imparato a ragionare negli ultimi 2 anni quando sui 12 milioni che Conte percepiva mi hanno fatto due “palle” grandi così. Ora voglio vedere se lo stesso canovaccio sarà recitato su Allegri che, con i suoi 9 milioni all’anno, è di gran lunga l’allenatore più pagato della serie A. La Juve ha pur sempre Ronaldo, Dybala (ancora in scadenza ma nessuno ne fa un caso), Chiesa, Kulusevski, Cuadrado, la difesa con i centrali titolari campioni d’Europa e mr 80 milioni De Ligt, senza contare tutti gli altri e il nuovo colpo Locatelli. Dopo la Juve l’Inter segue a ruota nonostante le grandi perdite di questa estate.

Non capisco e non condivido quindi tutti quelli che ci danno per spacciati e fuori dalle prime 4 ancora prima di giocare. 
Milan, Atalanta, Napoli, Roma e Lazio possono essere capaci di sorprendere soprattutto quest’anno dove una vera squadra superiore alle altre proprio non si vede.
Quindi forza, rimbocchiamoci le maniche e andiamo a difendere con le unghie questo scudetto che dopo 11 anni ci siamo ricuciti sul petto!