Il masochismo dell'Inter con l'Empoli. Skriniar, perché te ne vai nel modo peggiore?

Il masochismo dell'Inter con l'Empoli. Skriniar, perché te ne vai nel modo peggiore?TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 25 gennaio 2023, 20:20Editoriale
di Filippo Tramontana

Tre giorni fa scrivevo di un’Inter entusiasmante, una squadra capace di affrontare al meglio una partita con tante pressioni, un derby, una finale. L’Inter supercampione vista a Riyadh si è persa in meno di una settimana, forse ubriaca dopo i festeggiamenti per la coppa vinta ai danni del Milan. È stata una rivincita quella sui rossoneri che però non doveva rimanere lì sola, fine a se stessa. Doveva essere benzina quella coppa per alimentare il fuoco della grande squadra, per continuare il cammino verso un futuro migliore e verso una continuità che quest’anno sembra sempre più essere diventata un’utopia. 

In campo contro l’Empoli è andata la brutta copia della squadra che in questo ultimo mese ha messo in fila Napoli e Milan senza subire tiri in porta. 

Contro l’Empoli è andato in scena l’ennesimo episodio di masochismo nerazzurro: la coppa in mezzo al campo ha fatto da apripista ad una squadra spenta, appagata e nervosa all’eccesso. Il tifoso interista ormai non si chiede nemmeno il perché, la domanda è senza risposta è così rimarrà sempre, lo sappiamo, ci conosciamo e sappiamo capire i momenti della nostra squadra e della nostra storia. La rimonta in campionato sarebbe stata comunque proibitiva ma, dopo la sesta sconfitta in campionato, nemmeno il più inguaribile degli ottimisti ci crede più. Rimane la Coppa Italia e una bella figura in Champions, un po’ poco per le ambizioni di inizio anno. In questi casi si cercano sempre i colpevoli: io credo che al centro di tutto ci sia inevitabilmente la situazione che l’Inter sta vivendo a tutti i livelli. La crisi economica innesca una serie di problemi che, a cascata, influenzano il lavoro di tutti e ne minano libertà di movimento e la tranquillità. Succede che quindi la proprietà deve vendere e non può spendere, chi deve fare mercato si trova di fronte ostacoli insuperabili e chi deve gestire le forze in campo si trova una situazione sempre più precaria e sbilanciata.

Il caso Skriniar, ieri davvero simbolico, è solo l’ultimo di una lunga serie di una squadra che negli ultimi due anni si è molto indebolita, più nelle sue certezze e nella testa che a livello tecnico. Dopo Lukaku, Hakimi e Perisic ora è il turno di Skriniar. Lo slovacco, caso vuole, lascia la squadra in dieci mettendola in crisi mentre il suo procuratore stava ufficializzando il suo addio in diretta tv. Mancanza di tatto e di eleganza che peseranno molto sul ricordo che gli interisti avranno del suo ormai ex difensore. Skri ti chiedo, ma chi te lo ha fatto fare? C’è modo e modo di fare le valigie, perché hai scelto quello peggiore? Perché il tuo procuratore ha deciso di buttare tutta la responsabilità sulla società che ha fatto il massimo per non venderti e il massimo per tenerti volendo fare di te anche un simbolo strapagato? Incomprensibile come lo è stata la prestazione di ieri. Occasione persa, si poteva allungare sul quarto posto e salire al secondo mettendo pressione al Milan, invece no tutto buttato ancora alle ortiche. Non si può fare finta di nulla, questa squadra ha bisogno di una vera revisione a giugno, alcuni hanno perso motivazioni, altri non sono semplicemente da Inter. C’è da capire cosa si potrà fare in futuro, ora c’è da rimboccarsi le maniche andando a Cremona con uno spirito diverso da quello visto lunedì. L’Inter non può un giorno essere ferro e un giorno essere piuma, la concentrazione deve esserci sempre non solo contro Napoli, Milan e Barcellona. Inzaghi ha cinque mesi di tempo per sistemare la situazione perché gli stessi errori non possono essere ripetuti all’infinito.