Il decalogo su Bremer e San Busardò
Ci sono svariati motivi per ritenere Bremer il giocatore più importante della sessione estiva 22-23, eccoli (in ordine sparso):
1) L’Inter non lo ha ancora portato a casa e tutto ciò che “non è ancora tuo” storicamente ti piace di più.
2) Se non lo prende l’Inter, se lo acchiappa la Juve, ovvero una delle più serie candidate alla vittoria del prossimo scudetto insieme a nerazzurri e rossoneri. Sarebbe peccato mortale.
3) È il miglior difensore della Serie A 21-22, eletto dalla Lega Calcio. Mica pizza e fichi.
4) Per caratteristiche, è il centrale perfetto in una difesa a tre di quelle concepite per “costruire”, ovvero quella di Inzaghi.
5) De Vrij è certamente ancora un ottimo difensore, ma con Bremer sistemi quella zona del campo per un lustro.
6) Nel calcio moderno il difensore centrale non deve solo “spaccare tutto”, deve saper “guardare avanti”: Bremer sa difendere, sa impostare, sa pure fare gol. È un giocatore “raro”.
7) Proprio per questo motivo (“è un giocatore raro”) dovrebbe costare come e forse più di tanti suoi celebrati colleghi. E quindi, boh, anche 50 milioni. Le condizioni per cui ha rinnovato con il Toro permettono a chi se lo piglia di fare un vero affare, se è vero come è vero che potrebbero bastare 35 milioni (Cairo permettendo, ovvio).
8) Chi ha avuto modo di conoscere il ragazzo certifica che dietro all’atleta ci sia anche una bella persona (seria, professionale, senza troppi fronzoli), la qual cosa – forse – non è decisiva per vincere gli scudetti, ma di sicuro aiuta a costruire i gruppi.
9) In maniera del tutto insensata (o forse per questioni che con il merito c’entrano pochissimo) il ct del Brasile Tite ignora il ragazzo, non lo convoca, se ne fotte. Presto gli toccherà farlo, viceversa non è così improbabile che possa vestire l’azzurro. In un caso o nell’altro, meglio prenderlo ora che pentirsi amaramente quando tutti si accorgeranno di che pasta è fatto.
10) Nell’ultima stagione ha fermato tutti i grandi “nove” della serie A. Tutti. Qualcosa vorrà pur dire.
Tutto questo per arrivare al punto: l’Inter ha un accordo con il giocatore vecchio di mesi (strette di mano tra dicembre e gennaio), se non si vuole buttar alle ortiche cotanto bendidio è il caso di accelerare. E anche in fretta. San Busardò, ora pro nobis.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati