Giorni importanti per l’Inter
Partiamo da Massimo Moratti, la cui operazione di angioplastica era prevista da tempo, ma si è venuti a conoscenza solo una volta che era stata effettuata e merita un grande augurio di pronta guarigione.
Questa sera l’Inter scende in campo contro il rivale che in questi anni le ha tolto più punti dopo la Juventus. In realtà negli ultimi scontri, dal 2019, lo score dice che il Sassuolo ha vinto una sola volta, nel 2022, e pareggiato nel 2020. Probabilmente quando si gioca contro questa squadra si soffre, come è accaduto anche alla Juventus e al Milan in questi anni, perché il Sassuolo ha tanti talenti che non riescono a esaltare il loro potenziale fino in fondo in un club che non lotta per retrocedere e non riesce a lambire la zona Uefa. Viaggia a metà classifica e trova partite di spessore in stadi importanti o comunque contro avversar di livello. E’ quello che accadrà questa sera, con un Inter che dovrà fare una gara autorevole e con grande concentrazione. La squadra di Dionisi ha i mezzi per far male e sorprendere qualunque difesa, come sa bene anche Allegri. L’Inter arriva da un momento ottimo ma le ultime due prestazioni mettono in rilievo che la difesa soffre molto il pressing alto.
Questa sera è possibile anche se non sicuro, che Pavard torni in panchina e giochi Darmian, con De Vrij e Acerbi a comporre il terzetto difensivo. Torna Dumfries dal primo minuto e potrebbe comporsi una mediana con Calhanoglu, Frattesi e Barella.
Il tema è quello di non logorare troppo i muscoli di Lautaro e Thuram, utilizzando più di quanto Inzaghi prevedesse Alexi Sanchez. La società ha ribadito che non tornerà sul mercato per infoltire un reparto che per più di due mesi perderà Arnautovic e per questo sarà interessante capire se Inzaghi adotterà il 3 5 1 1 con Klaassen o Sensi dietro ad un'unica punta in casi di necessità o come esperimento negli ultimi venti minuti, qualora ci fossero partite che si mettono bene. Sono comunque più di dodici le partite in cui non ci sarà l’austriaco e salta all’occhio che nella prima parte di questa stagione anche Cuadrado e Sanchez hanno avuto dei problemi fisici.
Cambiando argomento è sempre più evidente che stia muovendosi qualcosa per la cessione dell’Inter. Investcorp è il nome del possibile acquirente ma dipende dalla volontà di Zhang. Il fatto è accertato ma la trattativa è ancora lontana dalla "due diligence" anche se è scontato che si tratta di un possibile nuovo proprietario più di quanto possa essere un nuovo socio.
Siamo in un momento storico nel quale il club ha deciso di andare via da Milano e creare un suo stadio a Rozzano, lasciando San Siro, nell’anno che precede una nuova Champions League, che vedrà due partite “sicure” in più e un formato che non sono certo piacerà a tutti. Manca un anno anche alla nuova competizione, il mondiale dedicato ai club più importanti, in un torneo che darà visibilità e tanti soldi quanto ne garantisce la Champions. Il calcio è dunque in una fase di evoluzione (o involuzione) e anche l’Inter ha la necessità di arrivarci con le idee chiare e un management pronto a lavorare su tutti i fronti con un’identità certa. Con Suning si è fatto un tratto di strada, negli ultimi anni con evidenti difficoltà, ma il tifoso interista deve essere laico e pensare solo al bene dell’Inter. E’ difficile sapere se il prossimo socio rileverà il debito o farà altri passaggi che non conosciamo. Quello che è certo è il fondamento della notizia e l’importanza di una stagione nella quale la squadra sembra essere in grado di fare una stagione persino migliore di quella precedente.
Amala
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati