Col Napoli non si può sbagliare. Ma per l'Inter non è un periodo fortunato

Col Napoli non si può sbagliare. Ma per l'Inter non è un periodo fortunatoTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 17 novembre 2021, 17:44Editoriale
di Filippo Tramontana

Si ricomincia e il rientro per l’Inter non potrebbe essere più difficile. La squadra di Inzaghi attende un’altra capoclassifica dopo il pareggio nel derby  di dieci giorni fa.

Il Napoli si presenterà a San Siro come la squadra più in forma del campionato: 32 punti con dieci vittorie e due pareggi, ruolino che fa paura per una compagine che ha acquisito in questo inizio di stagione una consapevolezza dei propri mezzi molto elevata.

Il dato però che fa impressione è quello delle reti subite. Il Napoli è in assoluto e senza discussioni la squadra che ha incassato meno gol di tutte. Quattro gol in dodici partite sono un numero impressionante e una dimostrazione imbarazzante di solidità difensiva, la stessa che nelle prime giornate è mancata all’Inter e che ha impedito ai nerazzurri di essere lì davanti insieme alle due di testa.

Come successo contro il Milan sarà l’Inter a non poter sbagliare. I campioni d’Italia non potranno permettersi un altro passo falso, mentre Spalletti potrà giocarsi la partita con una tranquillità maggiore data la sua posizione di classifica.

Diciamo che si sperava di arrivare a questo big match in condizioni migliori. La classifica parla chiaro così come il livello dei nostri avversari. Noi invece abbiamo un po’ di problemi. Purtroppo dovremo giocare questo delicatissimo incontro con la maggior parte dei titolari in condizioni precarie.

La certezza è che De Vrij non sarà della partita dopo lo stiramento subito al novantesimo contro il Montenegro. Assenza pesantissima quella dell’olandese, leader della difesa e primo regista della squadra. Dobbiamo però anche considerare che Ranocchia, negli ultimi due anni, ha sempre risposto presente nel momento in cui è stato chiamato in causa. Anche questa volta da Andrea ci si aspetta una prova di forza che non faccia rimpiangere l’assenza dell’ex laziale.

Inzaghi però dovrà fare fronte ad altri rompicapi di formazione. L’allenatore nerazzurro dovrà capire se potrà contare su Dzeko e Bastoni acciaccati tanto da non poter essere utilizzati con le proprie nazionali.

Dzeko con la Bosnia ha dovuto alzare bandiera bianca. Il centravanti, che aveva profuso il massimo sforzo per riassorbire il risentimento al flessore destro rimediato nel derby, alla fine ha rinunciato a scendere in campo. Edin ora potrà concentrarsi esclusivamente sul recupero per domenica sera e, a 5 giorni dalla partita, la speranza di averlo a disposizione può mantenersi viva.

Bastoni contro la Svizzera non è stato portato nemmeno in panchina da Mancini ed è tornato subito a Milano e anche per lui, così come per Dzeko, ci sono chance di rientro già per domenica. Si cercherà, ovviamente, di recuperarlo perché vedersi costretti a cambiare 2/3 della difesa in una partita così delicata  significherebbe esporsi ad un rischio troppo elevato.

Non è un periodo fortunato per l’Inter che in partita spreca le occasioni e non vince match che meriterebbe di portare a casa e fuori dal campo perde pezzi che, in questo momento, sarebbe fondamentale avere a disposizione.

Le condizioni fisiche di alcuni titolari inamovibili non sono al top. Nei 180 minuti contro Svizzera e Irlanda del nord non ho visto un Barella brillantissimo. Nicolò è talmente importante per ogni squadra in cui gioca che Mancini e Inzaghi non ne hanno mai fatto a meno “spremendolo” fino all’ultima goccia. Così sembra che anche l’enorme serbatoio dell’ex Cagliari si stia esaurendo. Sarebbe normale per un giocatore che non salta mai un minuto da due anni a questa parte. Discorso simile per Lautaro che, tra viaggi oltreoceano e pressioni varie, sembra essersi perso nella pesantezza dei jet lag.

Purtroppo per noi la squadra, che dopo un inizio stentato aveva finalmente trovato la sua quadratura, tornerà da questa sosta con mille incognite e tante incertezze. Toccherà a Inzaghi capire cosa sia meglio fare in questa ingarbugliata situazione.

Perché non ci sarà solo il Napoli a prenderci di petto ma lo scontro Champions con lo Shakhtar sarà ancora più decisivo per la qualificazione agli ottavi dopo 3 anni di tentativi andati a vuoto.

Stiamo migliorando ma ci manca ancora giusto quel pizzico di fortuna, che purtroppo non si è ancora visto all'orizzonte, per poter svoltare definitivamente.