All'Inter minestre riscaldate più buone!

All'Inter minestre riscaldate più buone!TUTTOmercatoWEB.com
martedì 5 luglio 2022, 08:45Editoriale
di Gian Luca Rossi

Dal 1° luglio scorso il mercato è ufficialmente aperto, ma il colpo dei colpi l’Inter l’ha già messo a segno col ritorno di Lukaku, accolto dal popolo festante al grido di ‘il re è tornato!’
Però c’è sempre quello che ama distinguersi, magari anche solo per darsi un senso oltre la vita quotidiana e allora perché non trovare qualche motivo, anche farlocco, per mettere in discussione quello che l’intero mondo del calcio ha già definito il colpo più incredibile dell’ultimo decennio?
Così, i pochi che amano farsi notare per le tesi più bizzarre, senza manco ragionare sull’eccezionalità di un calciatore per il quale solo 10 mesi fa ti han dato115 milioni e dopo meno di un anno te lo ritrovi in squadra sborsandone 8, via alla tiritera della minestra riscaldata: “Ma Big Rom sarà quello che ricordiamo? La Premier non lo avrà imbolsito? Il Lukaku 2 non sarà un flop?”


Ovviamente l’unica prova la darà il campo e altrettanto ovviamente nessuno ha la sfera di cristallo, ma diffido di chi dorme sempre preoccupato di tutto.
Offro però diversi elementi per pensare positivo sul Lukaku 2, guardando al passato. In altre squadre è successo che i ritorni non siano stati sempre positivi, soprattutto per gli allenatori: pensate ai flop di ritorno di Sacchi e Capello al Milan. E anche Mancini nella sua seconda esperienza all’Inter non riuscì a ripetere alcuno dei trionfi della prima volta. Ma il discorso cambia radicalmente se parliamo di calciatori dell’Inter. Parto dall’esempio più recente: Ivan Perisic. Il croato lasciò l’Inter dopo quattro stagioni senza alcun titolo andò in prestito in Germania ma dopo un Triplete al Bayern, ritornò in nerazzurro per due stagioni, impreziosite da uno Scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Guardando molto più indietro, Aldo Serena in carriera è transitato all’Inter addirittura per quattro volte: la seconda vinse la Coppa Italia 1981-82 e la quarta dal 1988 al 1991 lo Scudetto dei record, la Supercoppa Italiana e la prima Coppa Uefa nella storia dell’Inter.


E, come Romelu Lukaku, ce sono altri di attaccanti andati via e poi tornati all’Inter.
Goran Pandev lasciò l’Inter poco più che fanciullo dopo aver vinto un Torneo di Viareggio e un Campionato Primavera nel 2001-02. Rientrò dalla Lazio nel 2009-10 per vincere da protagonista uno Scudetto, una Coppa Italia e la Champions League, cioè il Triplete. E poi proseguì con un’altra Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e un Mondiale per Club, chiudendo la sua seconda esperienza all’Inter con 6 trofei. Alla faccia della minestra riscaldata!
Hernan Crespo, ritrovatosi nerazzurro la prima volta nel 2002-03 per sostituire Ronaldo andato al Real Madrid, fece una grandissima Champions League segnando 9 gol ma poi si infortunò e uscì di scena sul più bello. Ritornò all’Inter nel 2006 e in tre stagioni vinse tre Scudetti e due Supercoppe Italiane, quindi cinque Trofei, segnando complessivamente 45 gol in 116 partite.

Anche Adriano Leite Ribeiro, a tutt’oggi con 18 reti il miglior marcatore dell’Inter in Champions League, ebbe parecchia fortuna al suo ritorno. Esploso giovanissimo all’Inter e prestato per non togliere spazio a Ronaldo, che doveva recuperare dal più grave dei suoi infortuni, fece faville nella Fiorentina e gol a raffica nel Parma finché l’Inter decise di riportarlo a casa.

In tre stagioni inframezzate da fughe, crisi depressive e andirivieni dal Brasile, l’Imperatore, più o meno da titolare, vinse tre Scudetti, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane per un totale di 8 Trofei.
Ora tocca a Lukaku, che nella sua prima esperienza interista ha già sfiorato un’Europa League e vinto uno Scudetto,
Adesso Big Rom è ovviamente chiamato a bissare lo Scudetto e poi chissà…
Ovviamente i pochi tifosi interisti da sempre soprannominati ‘sciagura’ per la loro indole funerea, spesso accompagnata da apposita faccia, non troveranno conforto nemmeno dalla mia analisi ma, poco male, visto che, grazie al cielo, non giocano!