BAR ZILLO - D'accordo, Inzaghi sbaglia tutto, o quasi. Ma chi va in campo?

BAR ZILLO - D'accordo, Inzaghi sbaglia tutto, o quasi. Ma chi va in campo?TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 21 settembre 2022, 07:50Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Colpa di Inzaghi. Cacciamolo, tutto tornerà a rasserenarsi in quel di Appiano. Per la maggioranza della tifoseria nerazzurra, così ho capito, il tecnico è il maggior responsabile della crisi, presunta o reale vedremo, di casa Inter. Innegabile, Simone non ne sta indovinando una: mica due, una, che già sarebbe sufficiente. Udine è l'esemplificazione di una confusione calcistica attualmente padrona delle decisioni di chi dirige dalla panchina. Il doppio cambio al minuto 31, trentuno accidenti, non è razionale: non può raccontare in conferenza stampa che voleva dare una scossa, Simone, e subito dopo tirar fuori la problematica del cartellino giallo. I giocatori scenderanno in campo con l'incubo dell'ammonizione, l'equazione ammonito-sostituito è un attimo, sensazione di panico creata da Lei in nome e per conto non capisco bene di cosa.

Vuole dare una scossa, Simone? Allora cominci abbandonando quella noia mortale di 3-5-2 che ammorba il 99% della tifoseria, faccia qualcosa di nuovo, dia una scossa ma non sostituendo centrocampista con centrocampista (uno in grado di ribaltare il fronte del gioco, l'altro utile a difendere) o difensore con difensore (tra parentesi per me Dimarco inadatto a fare il terzo ma sottolineo il per me) lasciando inalterato quel modo triste e sconsolato di stare in campo, oltretutto noto a chiunque: agli avversari basta raddoppiare le fasce e le nostre idee offensive stanno a zero, e su Simone! Ora, tiriamo pure le orecchie all'allenatore, gli ultimi quarant'anni, non quattro, hanno dimostrato che cambiando guida tecnica in corsa non abbiamo ottenuto nulla, e per nulla intendo proprio nulla: ma quelli che vanno in campo la sfangano sempre?

D'accordo, preparazione forse sbagliata in parte, l'Inter corre ma corre lentamente e male. Ci sta, concordo sulla tesi. Poi, francamente, mi cascano le braccia quando vedo gente sbagliare appoggi ai compagni da metri due o, peggio ancora, ignorare il compagno messo meglio per una questione di gloria personale o cosa francamente non so. Lì non si tratta di inadeguatezza fisica: si tratta di non esserci con la testa, di pensare ad altro, di poltrire in campo. Atteggiamento sportivamente deprecabile. Quindi prendiamocela con Inzaghi. Allo stesso modo coi giocatori, gravemente insufficienti, spesso assenti ingiustificati.

Alla prossima.