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Il progetto Fabregas necessita di un completamento. Il 'fattore italiano' e una giustificazione

Il progetto Fabregas necessita di un completamento. Il 'fattore italiano' e una giustificazioneTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 20:15Avversario
di Michele Maresca

Come noto, il pilastro su cui si fonda il "progetto Fabregas", condiviso nei suoi minimi dettagli con la proprietà indonesiana del club, è rappresentato dall'ingaggio di calciatori non ancora maturi da plasmare secondo idee di gioco ben precise e una mentalità da acquisire grazie al lavoro quotidiano in sede di allenamento. Su queste basi, il Como ha conseguito sempre nuove vette nel corso del processo di crescita volto a diventare una realtà solida, strutturata e in grado di competere in pianta stabile ai vertici del calcio italiano. E lo ha fatto coltivando talenti come quelli di Nico Paz, Assane Diao, Maximo Perrone, Jacobo Ramon, Jesus Rodriguez - e tanti altri - i quali si stanno gradualmente prendendo la scena nel nostro calcio grazie all'assenza di pressioni significative e alla presenza di una figura fondamentale come Fabregas intenta a formarli secondo il proprio credo calcistico.

Ma in questo meccanismo, all'apparenza privo di note ombrose, un elemento emerge come "macchia" di cui lo stesso tecnico catalano è consapevole - e di cui vorrebbe liberarsi attraverso un lavoro sul mercato da intraprendere nel corso dei prossimi anni: la mancanza di giovani e promettenti italiani tra le fila della formazione lariana.

"Stiamo provando a spingere tanto per portare, investire e far allenare alla nostra maniera i ragazzi dai 15-16 anni. Io cerco questo, credetemi: tra un giovane spagnolo e un italiano prendo sempre uno vostro, ma non ne avete". Così si espresse il tecnico del Como, Cesc Fabregas, a proposito dell'assenza di talenti azzurri nel contesto attuale della sua compagine.

L'esempio di Inter-Como e un ragionamento futuro

Tra i 24 calciatori convocati da Fabregas in occasione di Inter-Como, soltanto due calciatori erano di nazionalità italiana: Mauro Vigorito e Alberto Cerri, entrambi interpreti non primari dello scacchiere del tecnico catalano. L'esempio della sfida contro i nerazzurri è emblematico per comprendere il problema del presente, segnalato per l'appunto anche da Fabregas, e segnalare il cammino da intraprendere per definire un futuro di segno diverso. Quello in cui il Como non sarà soltanto in grado di plasmare talenti spagnoli, sudamericani (e non solo), ma anche i futuri calciatori della Nazionale italiana.