Libero - San Siro, tra i residenti dibattito ininterrotto da giorni: nostalgici arrabbiati

Libero - San Siro, tra i residenti dibattito ininterrotto da giorni: nostalgici arrabbiatiTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 09:00Rassegna Stampa
di Marta Bonfiglio

L'edizione odierna di Libero torna sul tema di San Siro, e della vendita a Inter e Milan. Il giornale ha rilasciato alcune dichiarazioni di cittadini e commercianti della zona riguardo alla questione: "Nostalgici e un po’ arrabbiati ma con un occhio al futuro. Tutto intorno al Meazza, dopo la decisione di vendere lo stadio a Milan e Inter, il dibattito tra i residenti di San Siro continua ininterrotto da giorni. E tra chi proprio non me vuole sapere di fare a meno dello stadio e chi invece vede nel cambiamento una possibilità di rinascita per l’intero quartiere la discussione accende gli animi. Nei bar, nei ristoranti e perfino dai parrucchieri infatti l’argomento è sempre quello.

Come alla “Barchetta”, ristorante stellato con vista proprio sullo stadio dove Silvio Berlusconi portava ogni domenica sua mamma a mangiare. «Il Cavaliere non lo avrebbe mai permesso», sbotta il proprietario Vittorio per cui «lo stadio è un monumento storico e un punto di riferimento per tante persone». «Con questa svendita i sentimenti di tanti milanesi sono stati calpestati da speculatori che operano solo in nome del profitto», continua il proprietario. 

Ma non tutti sono contrari. Basta spostarsi nella vicina via Novara per trovare chi plaude alla vendita di San Siro. Come Piergiorgio della “Trattoria romana” che si dice addirittura «entusiasta».

«Sono felicissimo, chi critica la vendita dello stadio non ha compreso che se l’Inter e il Milan se ne vanno questa diventerà una zona di clochard abbandonata a se stessa». Il proprietario spiega poi che il mattone a San Siro non subirà nessuna svalutazione. «Quando i lavori saranno ultimati l’intera zona diventerà una nuova City life», continua Piergiorgio che aggiunge: «Ne sono certo: le case al posto di perdere valore raggiungeranno quotazioni altissime»".