Inter, rebus Calhanoglu. Può essere l'artefice del gioco di Chivu, ma le condizioni devono migliorare

Hakan Calhanoglu è diventato un argomento scottante in casa Inter. Ogni estate sembra essere sul mercato, e quando le voci si infittiscono sempre di più lui le spegne con dichiarazioni o con prestazioni ammirevoli. Quest'anno però le cose sembrano essere più complicate del previsto, complice la squalifica dello scorso anno che lo ha obbligato a presentarsi sul rettangolo verde con una giornata di ritardo. La sua partita contro l'Udinese non è stata sufficiente, e se è vero che una partita storta non ti costa la panchina, sicuramente il turco deve riscattarsi. La sosta nazionali servirà anche per questo, anche perché al suo rientro c'è la Juventus.
Oltre alla mentalità giusta da recuperare, c'è anche il piano tattico che non può aspettare. Chivu lo schiera perché sa che da lui può aspettarsi il gioco che chiede: veloce e verticale. Dunque bisogna accelerare i tempi.
"Al di là dell’aspetto mentale, su cui bisognerà interrogarsi ad Appiano, rimane da fare anche una riflessione di campo: Calhanoglu è colui che più di tutti può dare verticalità alla squadra, considerando le grandi doti tecniche di cui dispone, ma sotto pressione non sempre riesce a far emergere il suo valore. Maggiore supporto dai compagni di mediana e più possibilità di scarico del pallone potrebbero essere le soluzioni al problema. Contando, ovviamente, su un miglioramento della condizione fisica col passare dei giorni", scrive il Corriere dello Sport.
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