Il Barça spinge, ma concede più di un gol a partita: l'Inter si aggrappa a questo e sogna la finale

Il Luna Park del Barcellona può essere maledetto o stellare, può essere ferro o può essere piuma. Il responso definitivo arriverà solo domani sera, intorno alle 23 o più tardi (in caso di supplementari e/o rigori), ma i numeri blaugrana ben riassumono sia la stagione che l'atteggiamento di Hansi Flick. Unico club in corsa su tre fronti insieme al PSG, il Barça guida la Liga e ha già vinto la Copa del Rey, ma soprattutto ha numeri che si sono visti solo una volta nella sua storia: 160 gol segnati, realizzati in 55 gare con una media di 2.90 match a partita. Impossibile battere il record di Guardiola nel 2011/12 (190, 72 di Messi), ma restano dati stellari.
Solo il Bayern ha segnato di più in campionato (93 reti a 91), ma c'à un dato a preoccupare Flick. La difesa blaugrana, che ha fatto acqua da tutte le parti nel match d'andata, è il grande cruccio e questa volta mancherà anche Jules Koundé, uno dei grandi equilibratori nel sistema di gioco del Barcellona. Sono ben 62 le reti incassate, ovvero più di una a partita: per dieci volte (sei nel 2025), il Barça ha rimontato dallo svantaggio con otto vittorie. Le sconfitte sono solo sette in stagione, una nel 2025 con quel match da dimenticare a Dortmund nei quarti. L'Inter si aggrappa anche alla fragilità rivale per sognare la finale di Champions: la difesa del Barça è battibile, occorrerà sfruttare le occasioni e vincere.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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