Succede di tutto a San Siro: l'Inter sogna, vive un incubo e riacciuffa la finale

Succede di tutto a San Siro: l'Inter sogna, vive un incubo e riacciuffa la finaleTUTTOmercatoWEB.com
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di Marco Corradi

L'Inter conquista la sua seconda finale di Champions League in tre anni e lo fa nel modo più bello e rocambolesco, dopo 120 minuti pazzeschi per intensità e qualità del gioco delle due squadre. I nerazzurri battono 4-3 il Barcellona in una semifinale che passerà alla storia, e non solo le 13 reti segnate in due gare o per i continui ribaltoni sul campo. Testa e cuore, gambe e qualità: c'è tutto questo nella vittoria della formazione di Simone Inzaghi, che si pone alle spalle del solo Helenio Herrera, l'unico ad aver centrato tre finali in nerazzurro (vincendone due, ndr).

La partita inizia nel migliore dei modi, perché l'Inter ritrova Lautaro e aggredisce subtio il Barça, non facendosi schiacciare. I nerazzurri passano dopo ventuno minuti, proprio con la zampata del Toro dopo l'assist strepitoso di Dumfries. I blaugrana reagiscono, ma al 45' è 2-0: fallo sul capitano interista, rigore e 2-0 di Calhanoglu. Sembra finita ma non lo è, perché Yamal e il Barcellona si accendono a ciclo continuo nella ripresa, tornando a schiacciare a tratti i nerazzurri. La rete di Eric Garcia (54') cambia la partita, anche perché in sei minuti è uno-due: incornata di Dani Olmo e 2-2 blaugrana al 60'.

Il doppio colpo fa uscire per qualche minuto l'Inter dalla partita, poi i cambi di Simone Inzaghi la riportano nel match. C'è spazio però per un'altra emozione forte, qusndo all'87' Raphinha colpisce i nerazzurri: è 3-2 e l'eliminazione sembra scritta, tant'è che alcuni tifosi addirittura lasciano San Siro colmi di delusione. Non rientreranno più, neppure dopo il gol del 3-3: lo sigla Francesco Acerbi al 93' con uno strepitoso movimento da centravanti, che fa impallidire quel Lewandowski che è entrato senza mai incidere. Il polacco assiste infatti ai supplementari feroci dell'Inter, che ha spento l'impeto dei rivali: Frattesi insacca il 4-3 al 99' con un colpo da biliardo, rischia di svenire e poi si butta a capofitto nella difesa del risultato.

Il finale è eroico, con Taremi terzino aggiunto a uomo su Yamal e Sommer che decide di imitare la storica parata di Julio Cesar su Leo Messi: neutralizzato proprio il fuoriclasse del 2007, con un intervento irreale che toglie dalla porta il suo tiro a giro. Vince l'Inter, che ora aspetta la sua rivale: PSG o Arsenal sulla strada dei nerazzurri? Lo scopriremo stasera.