Raspadori-Inter a gennaio, il punto: dai desideri di Jack al nodo Sanchez
Non era di certo l'avvio che s'aspettava, Giacomo Raspadori. Che ha sì incassato la fiducia del suo tecnico, collezionando dieci gettoni da titolare su un totale di dodici presenze, ma soltanto in due occasioni (contro Venezia e Udinese) è rimasto in campo fino al fischio finale. E soprattutto, dopo il blitz in casa del Verona al debutto in campionato, il gol è rimasto sempre un miraggio. Malumore inevitabile e l'Inter, spettatrice interessata da ormai molti mesi, può provare ad approfittarne.
Apertura importante
Partiamo da un dato fondamentale: il giocatore sembra ormai persuaso a cambiare in corsa, e qualora arrivasse una chiamata da Milano non si fa peccato a pensare che Jack impiegherebbe davvero poco a rompere gli indugi e forzare la mano. L'eventuale concorrenza con i vari Dzeko e Lautaro non lo spaventa, anzi: confrontarsi con dei pesi massimi del ruolo lo aiuterebbe a suo avviso ad imprimere un'accelerata al suo processo di crescita. Senza considerare che l'intelaiatura tattica di Inzaghi, che prevede tendenzialmente un finalizzatore e una seconda punta in grado di gravitargli attorno, ben s'addice alle caratteristiche del classe 2000.
Le richieste del Sassuolo
Le premesse sono favorevoli, ma non va dimenticato che il Sassuolo è proverbialmente una bottega cara, e di certo non concederà sconti per uno dei suoi gioielli più preziosi. I neroverdi valutano Raspadori circa 40 milioni. Cifra che sarà stella polare di un'eventuale trattativa, ma che potrebbe essere calmierata tramite l'inserimento di alcune giovani promesse nerazzurre: Agoumé e Mulattieri sono probabilmente i nomi più in vista, ma anche Satriano e Pirola potrebbero far gola a Carnevali.
La posizione di Sanchez
Nell'arzigogolato domino che dovrebbe innescarsi per favorire l'arrivo a gennaio di Raspadori la prima tessera da "abbattere" sarebbe quella del Niño. Impossibile pensare di rimpolpare l'attacco senza prima sfoltirlo, e il cileno ad oggi è l'unico sacrificabile, anche alla luce del peso gravoso del suo ingaggio sulle casse del club (circa 10,5 milioni a stagione). Molto dipenderà dalle offerte che arriveranno, e soprattutto dal grado d'apertura di Alexis, che pare poco incline a tendere l'orecchio a proposte provenienti da campionati di rango inferiore alla Serie A.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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