L'Inter usa la testa, Correa manda in paradiso i nerazzurri: contro il Verona finisce 3-1
Nel momento di difficoltà bisogna sempre usare la testa. L’Inter trema, ma alla fine esce da Verona con tre punti. Un filo conduttore tra vecchio e nuovo, tutto in salsa Argentina: da Lautaro Martinez - bomber con la valigia in mano e senza contratto, ma alla fine rimasto a Milano - fino a Joaquin Correa, autore del gol decisivo dopo otto minuti dal suo ingresso in campo. L’Inter è sembrata più scarica e meno aggressiva rispetto al match contro il Genoa, ma quel che conta alla fine è il risultato. E il punteggio finale sul tabellone parla chiarissimo: Hellas Verona-Inter 1-3. La squadra di Inzaghi arriva alla sosta nel miglior modo possibile, con 6 punti su 6 disponibili. Una risposta di testa, come i due gol arrivati dai due attaccanti della nazionale albiceleste. Una conferma su quanto accaduto lo scorso anno: l’Inter è campione d’Italia in carica e i nerazzurri faranno di tutto per difendere il tricolore.
LE SCELTE DEI DUE TECNICI, CORREA IN PANCHINA - Inzaghi conferma le sensazioni della vigilia, spazio a Dzeko e Lautaro Martinez in attacco. In mezzo al campo confermati Barella, Brozovic e Calhanoglu, con Darmian e Perisic sulle corsie esterne. Qualche sorpresa per il Verona di Di Francesco, Cancellieri parte dal primo minuto al posto di Kalinic. Esordio per Montipò, mentre Faraoni torna in campo dopo l’infortunio.
ILIC SBLOCCA IL MATCH - Ritmi compassati nei primi minuti di gioco, i nerazzurri non riescono ad imporre il ritmo giusto. La prima occasione è di Lautaro, al 12’ l’argentino prova la conclusione ma Montipò respinge. Dopo pochi minuti Handanovic commette un errore in costruzione, palla regalata a Ilic che con un pallonetto supera il portiere sloveno. La squadra di Inzaghi ci prova con Barella, il colpo di testa esce di pochissimo. I nerazzurri accusano il colpo e fanno fatica, il Verona prende fiducia e per poco non trova la rete del 2-0. Si va negli spogliatoi con i padroni di casa in vantaggio 1-0.
CI PENSA LAUTARO - Il copione però cambia subito nella ripresa. Lautaro Martinez sfrutta un rimpallo in area dopo l’anticipo di Hongla su Dzeko: il Toro colpisce da dentro l’area di rigore, il portiere del Verona non può farci praticamente nulla. Al 55’ i nerazzurri sfiorano il 2-1 con un’azione fotocopia, questa volta però Lautaro non inquadra lo specchio della porta. Qualche minuto più tardi Dzeko e compagni protestano per un contatto in area tra l’ex Racing e Hongla, ma Manganiello non concede il tiro dal dischetto nemmeno dopo la revisione del VAR.
CORREA, ESORDIO DA SOGNO - Al 67’ Bastoni prende l’iniziativa e calcia dal limite, Montipò devia in corner un tiro rasoterra insidiosissimo. Sugli sviluppi del calcio d'angolo Vidal prova a colpire di testa in area, ma la conclusione è debole e centrale. Al 74’ arriva l’esordio di Correa, l’argentino entra al posto del connazionale Lautaro e ci mette otto minuti per entrare nei cuori dei tifosi: cross di Darmian dalla sinistra, colpo di testa praticamente imparabile per Montipò. I padroni di casa provano il tutto per tutto, ma l’assalto finale non regala il gol del pareggio. In pieno recupero el Tucu controlla dal limite e calcia in porta: conclusione imparabile e doppietta personale per il nuovo giocatore dell’Inter voluto fortemente da Simone Inzaghi. I nerazzurri alla fine fanno festa, finisce 3-1 al Bentegodi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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