Scudetto in cinque mosse - Stefan De Vrij: elogio della leadership silenziosa

Scudetto in cinque mosse - Stefan De Vrij: elogio della leadership silenziosaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 21 luglio 2021, 16:00Primo piano
di Andrea Zoccolan

Che fosse un colpo di primissimo livello, a parametro zero poi, era già ai tempi abbastanza evidente. Ma forse in quell’estate del 2018 anche i suoi più grandi estimatori non avrebbero saputo predire il valore centrale, assoluto, che Stefan de Vrij avrebbe ricoperto da quel momento in poi nell’Inter.

LEADERSHIP Spesso è il destino dei difensori, magari non vistosi, perché sempre sul pezzo, difficilmente chiamati a recuperi e scivolate rischiose, perché sempre al loro posto, quello di non finire in copertina. Perché Stefan è sempre stato al suo posto, in campo e fuori, ragazzo intelligente, al di là della retorica, di quella educazione nord europea fatta di lavoro e concentrazione. Non è un caso che nella presentazione dell’Inter Media House fosse ritratto a costruire un muro, lavoro manuale sì, ma anche di finezza e attenzione, come comandare una difesa.

REGISTA Perché de Vrij è stato soprattutto il primo a cui affidare il pallone in ripartenza, regista aggiunto, non più il marcatore di una volta. Il calcio è cambiato, e l’olandese ha imparato ad adattarsi, prima Spalletti, poi Conte, ora il ritorno al futuro con Simone Inzaghi, che lo aveva già messo al centro della difesa ai tempi della Lazio, e ora avrà il piacere di sfruttare di nuovo le capacità del giocatore cresciuto nel Feyenoord. Inzaghi lo sa, ripartire da Stefan, in tutti i sensi, sarà fondamentale, perché la sua leadership, silenziosa, è stata oltremodo importante nello Scudetto, e all’Inter se lo augurano, anche per i successi futuri.