Operazione rilancio - Inserimenti e lavoro oscuro. Inzaghi lo sa: l'Inter ha bisogno di Vecino

Continuità, con il modulo, certamente, ma anche di approccio al lavoro, di saper far fruttare ciò che si ha in casa. Tra Antonio Conte e Simone Inzaghi sono diverse le similitudini, e la dirigenza nerazzurra ha puntato sull’ex Lazio anche per la capacità che ha in comune col tecnico leccese di saper tirare fuori il meglio dai propri giocatori. Nell’estate delle ristrettezze, delle cessioni dolorose, per Simone la priorità è quella di rivalutare chi nel recente passato è stato più ai margini.
LA RIPRENDE VECINO L’uomo della Champions, il gol decisivo proprio alla Lazio di Inzaghi (corsi e ricorsi), poi la rete al Tottenham, nel derby, la titolarità con Spalletti. Matias Vecino è concretezza e lavoro oscuro, gol e sacrificio, che un infortunio ha tenuto fuori per quasi tutta la passata stagione. Volontà di Simone Inzaghi è sicuramente quella di riportarlo al centro del progetto, del centrocampo, pronto a subentrare e far male quando gli spazi si aprono e l’uruguaiano può far fruttare al meglio le sue qualità.
DODICESIMO UOMO Al momento la mediana nerazzurra non si tocca, Barella e Brozovic sono inamovibili, Çalhanoğlu prenderà verosimilmente il posto di Eriksen, ma dietro si sgomita, e Matias ha sempre dimostrato di poter lottare per una maglia in questa Inter, e a quasi 30 anni, nel pieno della maturità calcistica, può essere un valido dodicesimo uomo per i campioni d’Italia.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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