Il 2021 in pillole - La crisi nera di Suning e l'incertezza del domani
Metti una crisi pandemica e una sequela di investimenti per così dire "infelici": ciò che ne deriva è un cocktail letale, capace di sgretolare le certezze di chiunque, compreso un colosso come Suning. Che in men che non si dica si è ritrovato a fare i conti con difficoltà non preventivabili fino a qualche tempo fa, e che hanno avuto inevitabili conseguenze anche sull'Inter.
Austerity, abbattimento dei costi, ridimensionamento finanziario: tutti concetti che hanno iniziato a serpeggiare quasi in sordina dalle parti della Pinetina tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021, fino a diventare un mantra, una realtà quasi tangibile e ineluttabile. Gli effetti a medio-lungo termine dell'involuzione (per non dire interruzione) del progetto Suning restano tutti da verificare, ma iniziano a scorgersi all'orizzonte: il maxi-prestito garantito da Oaktree, del resto, ha tutta l'aria di essere un passaggio preliminare alla rilevazione del club da parte del fondo californiano.
Questo nonostante alcune voci che girano negli ambienti della Finanza, che vorrebbero il club già vicino (nuovamente) alla vendita, con ottobre come possibile deadline. Così Oaktree, quello che fino a qualche era uno scenario non auspicabile oggi, paradossalmente, può essere l'orizzonte più confortante per l'Inter. Strani scherzi della vita e del destino.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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