Chivu come Inzaghi? La Gazzetta: "Sono evidenti alcuni difetti congeniti e le vecchie trame di gioco"

Cristian Chivu, al momento, non riesce a dare una vera nuova identità all'Inter. Moduli e giocatori schierati sono gli stessi dei due anni precedenti. I ragazzi di Monaco, e gli stessi delle due notti con il Barcellona. Quelli della seconda stella. I nuovi arrivati (Diouf e Luis Henrique su tutti) faticano a trovare spazio, ma è anche giusto sottolineare che l'ossatura dei nerazzurri, in questo momento, non può essere cambiata. Il mercato non ha portato a Milano titolari pronti da inserire a discapito dei veterani. L'unico è Akanji, che ha preso il posto del francese Pavard sbarcato alla corte di De Zerbi e che si è ritrovato immediatamente titolare perché il tedesco Bisseck ha deluso alla prima occasione avuta dal 1'.
"Lo schema interista è rimasto lo stesso, quello inzaghiano, che prima degli ultimi mesi aveva comunque toccato vette esaltanti, anche se il tecnico romeno prova a declinarlo in maniera leggermente differente: un’idea di pressing moderno e più alto e di calcio verticale è ben visibile tra le pieghe di questo inizio stagione, ma sono altrettanto evidenti alcuni difetti congeniti e le vecchie trame di gioco", scrive a proposito La Gazzetta dello Sport.
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