Cessione Inter, Oaktree gioca un ruolo fondamentale: la situazione
«Lascia o raddoppia». Ma in questo caso però siamo ben lontani dal famoso quiz televisivo. La comunicazione non è ancora arrivata apertamente, ma in casa Inter sono iniziate le grandi manovre per poter cedere la società. La situazione economica della famiglia Zhang è soltanto la punta dell'iceberg di un processo iniziato praticamente a maggio, con lo smantellamento della squadra campione d'Italia e l'addio tormentato di Antonio Conte. Ora i tempi sembrano essere più che maturi, col fondo Pif che preme e un prestito da parte di Oaktree che può giocare un ruolo fondamentale.
Il fondo Pif e il miliardo di euro
Nelle ultime ore si sono rincorse parecchie voci, tutte contrastanti tra loro. Il Public Investment Fund saudita (PIF), un fondo d'investimento di proprietà del Governo, si è mosso per capire quali sono le richieste da parte della famiglia Zhang. Si parla anche di una maxi offerta da un miliardo di euro, cifra ampiamente superiore rispetto a quella richiesta un anno da fa dall'attuale presidente nerazzurro. Il numero uno del PIF è il principe Mohammed bin Salman Al Saud che nei giorni scorsi ha trovato l'accordo per acquisire il Newcastle. Un fondo con disponibilità economiche elevate: attualmente il valore è stimato intorno ai 400 miliardi di euro.
Oaktree, cosa succede in casa nerazzurra
La cessione dell'Inter passa però da Oaktree Capital. La società, dopo aver raggiunto l'accordo per il maxi-prestito da 275 milioni, non ha più il potere esclusivo sulla vendita del club nerazzurro. Il gruppo Suning - come da accordi - ha tre anni per ripagare il prestito, ma visto il potere decisionale di Oaktree non sono escluse decisioni contrastanti tra le parti. Il tutto dipenderà anche dall'eventuale offerta che verrà recapitata negli uffici di Viale della Liberazione.
Inter, quale futuro?
La domanda è più che lecita. Al momento il futuro nerazzurro è difficile da decifrare vista la presenza di tre interpreti: da una parte la famiglia Suning che deve decidere se vendere - in modo tale da poter saldare il debito e utilizzare eventuali ricavi anche per sanare bilanci in patria -, con Oaktree pronto ad intervenire e dall'altra parte un fondo con risorse pressoché illimitate e che potrebbe tentare un'avanzata decisa nei prossimi mesi. E l'acquisto del Newcastle non ferma di certo un investitore come il principe Mohammed bin Salman, fortemente interessato al business del calcio.
Mercato milionario e niente cessioni
Visto quanto accaduto nella scorsa sessione di mercato, c'è già chi sogna in grande. Niente tagli degli ingaggi o tira e molla per i rinnovi, ma soprattutto un mercato milionario con grandi nomi. Ma soprattutto niente smantellamenti vari dopo vittorie del campionato. Uno scenario più che plausibile viste le disponibilità economiche e la voglia di utilizzare le squadre di club come fiore all'occhiello per l'eventuale candidatura del Mondiale in Arabia nel 2030.
Cessione Inter, Zhang a lavoro per ristrutturare il debito
Nel frattempo arrivano novità per quanto riguarda le vicende che hanno coinvolto la famiglia Zhang in Cina. Una rete di partecipazioni societarie sulla quale ora – scrive Il Sole 24 Ore – starebbero lavorando le banche cinesi direttamente (con il Governo di Pechino) per poter ristrutturare il debito del gruppo. Il gruppo della famiglia Zhang è infatti esposto per 2,6 miliardi di dollari verso Evergrande, il colosso immobiliare sul quale pende il rischio di fallimento. Ma il tema sul tavolo con le banche sarebbe quello di un riassetto complessivo del gruppo. Prima bisognerà fare luce sugli aspetti economici, poi sulla volontà di Suning di vendere o meno la società. L'interesse e il capitale di Pif fanno però gola, difficile pensare il contrario.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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