Sconcerti: "Inter, con il trio Lautaro-Dzeko-Correa attacco al top"

A dire la sua sui movimenti di mercato a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il direttore Mario Sconcerti.

Un commento sull'addio di Messi. La critica è soprattutto a livello umano. Lei che ne pensa?
"Pur considerandolo il migliore al mondo, non è mai stato un personaggio simpatico. Ha sempre dato molto alla propria squadra ma ha sempre chiesto moltissimo. Che uno pianga ci credo, fa parte del lato umano. Sono d'accordo con chi non ha creduto fino in fondo al suo dolore. Se volevi rimanere, ci rimanevi, invece avrebbe chiesto sempre cifre esorbitanti".

Ora al Psg?
"Il calcio non è sempre così automatico nel premiare squadre così costruite. Non è automatico che vincano. Anche quest'anno hanno perso, seppur con una rosa importante".

Cosa si può fare per riequilibrare il mondo del calcio?
"Non credo si possa fare niente. Io non ho mai accettato anche il fair play finanziario. Non c'è nessuno che può impedire a un'azienda di mettere soldi per allargarsi. Certe dismisure ci sono sempre state. Oggi tante sanno che non vinceranno più. Oggi si pensa ad aumentare il patrimonio di un club con sedi o stadi, ma sul mercato agiscono in modo molto attento". 

Inter, senza Lukaku ma con Zapata e Dzeko, sarebbe più forte?
"Dzeko è eccezionale per giocare accanto a Lautaro, meglio poi Correa di Zapata. Se aggiungi Correa a quei due rimane il miglior attacco del campionato. Io credo che comunque il prossimo caso sarà Barella, che prende 2,2 milioni, meno della metà di Calhanoglu. Alla lunga certe cose portano scompensi".