"Zanetti come Vierchowod. Oggi Ronaldo avrebbe avuto una carriera più lunga": parla Volpi
Lo storico medico nerazzurro, Piero Volpi, ha concesso un'intervista al Corriere della Sera nella quale ha affrontato tanti temi legati al passato e al presente, con uno sguardo privilegiato alla sua Inter. Di seguito un estratto del suo intervento al quotidiano milanese.
Chi era il suo idolo in campo?
"Luisito Suarez. Un campione di tecnica, corsa e stile. Da bambino cercavo di copiarlo. Quando sostituì Hodgson in panchina, lavoravo all'Inter. Vicino a lui mantenevo la meraviglia dell’infanzia".
Quale suo compagno di squadra avrebbe visto bene come medico?
"Aldo Serena. È una persona eccezionale, lo avrei voluto con me in Ortopedia, ma per sensibilità ed empatia sarebbe stato anche un bravissimo pediatra".
È vero che Javier Zanetti fisicamente era indistruttibile?
"Quelli come lui sono una rarità. Lo paragono a Vierchowod. Un mix di genetica, professionalità e conoscenza del proprio corpo per prevenire gli infortuni.
Oggi si gioca molto. Per voi medici è una sfida in più?
"Certo. Dobbiamo adeguare il nostro modo di lavorare, visto che indietro non si torna. Bisogna ottimizzare i dati, usare la tecnologia. Con tutte queste partite, i calciatori si allenano poco".
Che esperienza fu gestire il ginocchio di Ronaldo?
"Fu doloroso anche per noi. Le tecniche diagnostiche e chirurgiche non erano quelle attuali. Campioni come lui o Van Basten avrebbero avuto carriere più lunghe".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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