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Bisseck-Inter, è il momento di decidere cosa 'essere da grandi'. Parti davanti a un bivio

Bisseck-Inter, è il momento di decidere cosa 'essere da grandi'. Parti davanti a un bivioTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 19:00News
di Michele Maresca

Yann Bisseck ha vissuto una prima fase di stagione in chiaroscuro, con alti e bassi continui che ne hanno impedito uno svolgimento coerente con le ambizioni dello stesso tedesco e della società nerazzurra. Prima, riserva (a destra) del solidissimo Manuel Akanji, mostratosi in grado di rivestire un ruolo da protagonista dopo appena qualche giorno dal suo ingresso nella galassia interista. Poi, alternativa reale al centro della difesa, con le incertezze di Francesco Acerbi a rendere necessaria l'individuazione di una soluzione "fatta in casa" per ovviare a un problema strutturale della retroguardia nerazzurra. Ora, potenziale titolare proprio in quella posizione a seguito dell'infortunio che potrebbe tenere Acerbi lontano dal campo fino a marzo. Ma, in tutto questo, qual è stato finora il rendimento di Bisseck in maglia Inter?

Obiettivo stabilità: Bisseck alla ricerca di un proprio centro di gravità permanente

Il ragionamento complessivo in merito alle prestazioni di Bisseck nella prima parte dell'attuale stagione non può prescindere dal tema della duttilità. Schierato al centro della difesa, infatti, il colosso tedesco ha saputo interpretare tale ruolo in maniera strettamente coerente con le esigenze del suo tecnico Cristian Chivu, riuscendo a gestire tanto campo alle proprie spalle grazie alla velocità e all'utilizzo della struttura fisica che lo contraddistingue. Da questo punto di vista, dunque, è indubbio che l'ex Aarhus sia stato utile alla propria compagine per sostituire Acerbi laddove necessario.
Diverso, invece, è il discorso sul piano delle amnesie difensive che continuano a non abbandonare il difensore nerazzurro. A cominciare da quella, rivelatasi fatale, contro l'Udinese nell'1-2 con cui i friulani hanno vinto a San Siro nella seconda partita di quest'edizione della Serie A. Per arrivare all'ultima gara disputata finora dall'Inter, ossia la semifinale di Supercoppa italiana disputata contro il Bologna. Il goffo mani in area del classe 2000 ha determinato la concessione di un calcio di rigore ai rossoblù, con la trasformazione dal dischetto di Riccardo Orsolini che ha aperto la strada alla vittoria finale degli emiliani ai calci di rigore.

Il futuro è incerto: il Mondiale può orientarlo?

L'Inter ha rifiutato, in estate, il corteggiamento di varie compagini inglesi che si erano messe sulle tracce del difensore teutonico. Laddove tale scenario dovesse ripresentarsi, nella prossima finestra estiva di mercato, non è dato sapere con certezza quella che sarebbe l'effettiva postura della dirigenza nerazzurra sul mercato. In caso di offerte superiori ai 35 milioni di euro - magari "stimolate" dalla partecipazione di Bisseck ai Mondiali del 2026 - il quadro potrebbe essere diverso da quello visto nella precedente occasione. Con lo scenario di un addio che potrebbe, così, venire realmente a materializzarsi.