Vernazza su La Gazzetta dello Sport: "Inzaghi non ha più scuse, lo scudetto è obbligatorio"
L'Italia scesa in campo contro l'Ucraina, martedì sera a San Siro, era formata da un solido blocco nerazzurro. Infatti erano ben 4 i titolari: Frattesi, autore di una prestazione maiuscola con la doppietta vincente messa a segno, Barella, palleggiatore in mezzo al campo, Bastoni, ormai esperto difensore, e Dimarco che più di tutti ha sofferto la linea a 4, essendo abituato a giocare a tutta fascia. È un'Inter-Nazionale, due parole che sono fatte per stare insieme, come sostiene Sebastiano Vernazza nel suo editoriale odierno su La Gazzetta dello Sport: "L'Inter Nazionale rafforza il concetto sull'Inter e basta come squadra più forte del campionato. Lo dicono i primi numeri, l'Inter come il Milan ha vinto nelle tre giornate iniziali ma, a differenza del Milan, non ha subito nemmeno un gol. Il derby di sabato esprimerà una tendenza, orienterà meglio i pareri. - afferma Vernazza, che non risparmia Inzaghi dall'obbligo scudetto - A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità, alla terza stagione interista Simone Inzaghi è obbligato a vincere lo scudetto. Non l'ha mai vinto in assoluto e già nella prima stagione all'Inter aveva i mezzi per prenderselo però l'aveva buttato via. Nella seconda annata ha fatto scelte di Coppa. Nella terza non ha via di uscita: scudetto o scudetto".
Il Frattesi visto con la maglia azzurra è sicuramente un'arma in più per Simone Inzaghi, che però al momento preferisce affidarsi al centrocampo consolidato di queste prime giornate: "Non contestiamo a Inzaghi la preferenza per Mkhitaryan, decisivo con le sue prestazioni nel cammino verso Istanbul ma gli chiediamo di farci vedere Frattesi dall'inizio. In generale, qualunque combinazione a tre, tra i quattro centrocampisti top dell'Inter, non può che portare alla seconda stella", conclude il giornalista.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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