Serena: "Il 5 maggio fa ancora male ma Cuper non ha responsabilità"
Nel corso di un'intervista rilasciata a Il Posticipo, l'ex calciatore nerazzurro Michele Serena ricorda il suo periodo all'Inter: "Sono riuscito a coronare il mio sogno da bambino perché sono sempre stato un tifoso dell'Inter. Mi dispiace per i tanti infortuni e per il 5 maggio: avevo fatto il fioretto che avrei smesso in caso di vittoria, per chiudere con lo Scudetto sul petto".
Ricordi di quel pomeriggio all'Olimpico?
"Ero rientrato venti giorni prima dopo un lungo stop per infortunio. Avrei dovuto giocare contro la Lazio ma il mister ha fatto altre scelte: è stata l'unica volta in cui ho perso il controllo con un allenatore. Dovevo entrare nella ripresa ma abbiamo subito preso gol e sono entrati solo gli attaccanti. Non ricordo nient'altro. Ho fissato il vuoto fino al novantesimo. Mi fa male perché nella vita certe cose capitano una volta sola".
Quante responsabilità ha Cuper per quella sconfitta?
"Nessuna, la colpa è solo nostra: pensavamo di andare a Roma e vincere facilmente. Abbiamo sottovalutato l'avversario. La Lazio lottava per un piazzamento Uefa. Le tifoserie sono gemellate e l'intero stadio tifava per noi. Non avevo mai sentito i tifosi ospiti fare i cori per gli avversari. Dovevamo vincere. Probabilmente l'intera settimana di approccio è stata sbagliata".
Quell'estate l'Inter e Ronaldo il Fenomeno si sono separati: come si è vissuto quell'addio?
"Non so cosa ci sia dietro quell'addio. Penso la società ci sia rimasta male perché aveva curato, sostenuto e aspettato Ronaldo prima che andasse via. Penso ai due brutti infortuni al ginocchio".
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