Sacchi: "Pio Esposito è una bella risorsa, ma lasciamolo crescere. Gli faremmo soltanto del male"

Sacchi: "Pio Esposito è una bella risorsa, ma lasciamolo crescere. Gli faremmo soltanto del male"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 19:45News
di Marta Bonfiglio

Arrigo Sacchi ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport a proposito di Italia-Norvegia persa dagli azzurri 4-1. Le sue parole: "Non riesco nemmeno a immaginare che cosa succederebbe se l’Italia non si qualificasse per il Mondiale, però bisogna che ci diamo una svegliata! Non è possibile giocare come abbiamo fatto nel secondo tempo con la Norvegia. E chi mi dice che a marzo, quando ci saranno le partite decisive, le cose cambieranno? Adesso, in una simile situazione, io conosco una sola medicina: il lavoro. Solo che Gattuso non può lavorare con la squadra, perché i giocatori tornano nei loro club e allora tutto si complica. Ripeto: sono preoccupato".

Ha paura degli spareggi?

"Paura, mai. Però vedo molte incognite. Dopo aver preso quattro sberle così non credo che l’ambiente sia tranquillo e rilassato. Dunque, c’è bisogno di ricostruire il morale di tutto il gruppo. Mi preoccupano, e non poco, le pressioni alle quali la Nazionale sarà sottoposta prima delle partite decisive. Questa non è una squadra che, a mio avviso, può sopportare un peso così forte. Credo che sarebbe saggio, dopo aver analizzato gli errori commessi e aver cercato le soluzioni adatte, azzerare le polemiche, eliminare i dubbi e concentrarsi tutti sull’obiettivo. Di tutto c’è bisogno, in questo momento, tranne che di tensioni".

Qualcosa alla quale aggrapparsi?

"Mi conoscete: dico il gioco. Quello può risolvere i nostri problemi. Non parlatemi di singoli, per favore. Perché se poi questi singoli, a marzo, quando ci sarà da scendere in campo per conquistare la qualificazione, non saranno in forma, o magari saranno infortunati, che cosa facciamo? Lo vedo anch’io che Pio Esposito è una bella risorsa, non sono mica cieco, ma lasciamolo crescere senza creare troppe aspettative. Gli faremmo soltanto del male. Ripeto: Gattuso deve pensare al gioco, a come disegnarlo sul campo, a come svilupparlo, alle distanze giuste tra i reparti, ai raddoppi di marcatura.

Ma avete visto come l’Italia si è allungata nel secondo tempo? Se non sei compatto, finisce che subisci gli avversari che s’infilano negli spazi e ti mandano in crisi. Questo Gattuso lo sa bene e sono sicuro che provvederà. Io mi fido di lui, i giocatori lo seguano e noi tifosi cerchiamo di fare la nostra parte creando un ambiente positivo. Solo così possiamo pensare di conquistare la qualificazione".