Ravezzani: "Zhang voleva vendere a BC Partners, ma in due diligence Inter valutata solo 100 milioni"

Alla luce della scadenza di domani del debito da 375 milioni di Steven Zhang, tutto porta a pensare che il fondo americano Oaktree diventerà proprietario dell'Inter. Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, ha ripercorso la presidenza nerazzurra del patron cinese, che lascerà il club con la vittoria dello scudetto della seconda stella (il suo settimo trofeo da presidente, il secondo a pari merito con Angelo Moratti dietro i 17 di Massimo): 

"Nel 2016 l'Inter ha la fortuna di finire nel gruppo Suning con Xi Jimping che invita a investire nel calcio. Quando viene fatta l'operazione, viene dato il club al giovane Zhang. Gli investimenti si bloccano perché il governo cinese cambia strategia. E l'Inter comincia a vivere oltre le sue possibilità, spende e spande e fa contratti faraonici come 12 milioni a Conte e l'acquisto di Lukaku. Una serie di operazioni che fanno implodere i conti.

Quando si fa avanti BC Partners, Zhang decide di vendere, ma in due diligence scoprono che l'Inter con tutti i debiti vale circa 100 milioni. Zhang capisce che vendendo non guadagnerà niente, quindi chiede un prestito e cerca di contenere le spese e si prendono i parametri zero. Ma il dramma è che si spende comunque troppo: negli ultimi anni l'Inter passata da 160 milioni a 80 di passivo. E' andato avanti a debito, prima o poi il 20 maggio sarebbe arrivato. Se Zhang non torna da 11 mesi nonostante le vittorie, i casi sono due: o è diventato un astronauta e sta girando intorno alla luna o gli impediscono di tornare".