Pedullà netto sul mercato dell'Inter: "Se cerco un ingegnere, non posso prendere un carpentiere"

Pedullà netto sul mercato dell'Inter: "Se cerco un ingegnere, non posso prendere un carpentiere"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 20:15News
di Michele Maresca

Alfredo Pedullà ha effettuato una sua analisi delle strategie di mercato dell'Inter, sottolineando una mancata coerenza tra obiettivi e colpi effettuati. Di seguito il suo commento dalle colonne di Sportitalia.it: "Se cerco un ingegnere, non posso prendere un carpentiere. Il mercato dell’Inter possiamo sintetizzarlo così: ha inseguito Lookman per settimane e settimane, lo ha mollato per non mettere 5 milioni in più sul piatto, non ha trovato un’alternativa in quella zona del campo e ha preferito concentrarsi su un centrocampista dopo aver mancato l’assalto a Koné. Non il massimo perché quella carenza è rimasta, ti manca un giocoliere che crei superiorità. E poi – con tutto il rispetto – io preferisco sempre che entri prima Pio Esposito piuttosto che Bonny. Il bello (il brutto) di questa storia è che Chivu ha avuto il Mondiale per Club a disposizione per un ambientamento normale e per rendersi conto che allena l’Inter e non il Roccacannuccia".

Poi la critica nei confonti di Cristian Chivu: "Niente, quel supplemento in più –  a prescindere dall’eliminazione per mano della Fluminense – non gli è bastato per memorizzare bene di essere il nuovo allenatore dell’Inter. Chivu si arrabbia quando non dovrebbe (normale chiedergli per quale motivo Marcus Thuram sorrida con il fratello Khephren dentro un finale infuocato e con una decisione importante che l’arbitro sta per prendere), ma il club dovrebbe essere inferocito con lui. Spiegatemi perché dovrei essere soddisfatto di un allenatore che decide di schierare Akanji (l’ultimo arrivato), tenendo in panchina pacchi di milioni. E poi quando c’è da pescare qualche soluzione per un minimo di freschezza, Chivu si supera puntando su Zielinski e Darmian come se non gli avessero speso 50 milioni per Luis Henrique e Diouf".

Infine una riflessione: "A quel punto sarebbe stato meglio tenere Asllani, possibile che il mio allenatore non abbia un pur minimo repertorio di fantasia e che consenta di tutelare i miei investimenti?"