Nainggolan rivela: "Mi hanno arrestato per ca**ate, all'Inter presi uno schiaffo da un ultras"

Nel corso dell'intervista rilasciata a <i>Le Iene</i>, l'ex centrocampista di Cagliari, Inter e Roma <b>Radja Nainggolan</b> si è raccontato: "Da ragazzino ho fatto tante ca..ate, risse, furti… Ho intrapreso un po’ quella strada perché non avevo niente e cercavo di portare a casa qualcosa. La mia fortuna è che sono andato via a 16 anni, altrimenti non so come sarei finito".
Fra gli aneddoti raccontati anche uno ai tempi dei giallorossi: "Usciti dalla camera di Totti, io e Pjanic dovevamo andare dall'altra parte del corridoio e c’era Luciano Spalletti addormentato in mezzo al corridoio. Quindi, io e Pjanic, zitti, zitti, cerchiamo di scavalcarlo per andare nella nostra camera ma lui si è svegliato e ci ha detto: ‘dove ca... andate?!’. Il giorno dopo ha messo Totti e Pjanic in panchina". Più serio un riferimento a quanto accaduto in nerazzurro: "Dopo una partita andata male, vado in un locale per festeggiare il compleanno di un amico. Al tavolo arrivano degli ultras e uno mi tira uno schiaffo. Ho incassato. Ho sempre vissuto così: con la mia libertà".
Infine anche un racconto dei fatti recenti di cronaca che lo hanno coinvolto: "Mi hanno arrestato per ca...te. Avevo scambiato dei messaggi con Sekkaki, un amico d’infanzia. Secondo la polizia erano messaggi in codice, ma parlavamo di soldi prestati. La droga non c’entra, e nemmeno i debiti di gioco. Io sono contro la droga, ma mi hanno descritto come Escobar. È assurdo. Mi hanno giudicato per come vivo, non per quello che faccio. Se un mio amico fa cose sbagliate, è un problema suo, non mio. Io ho sempre detto tutto in faccia. E forse, in questo mondo, è proprio quello il problema"
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati
